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Esteri
Sud Corea: destituita la presidente. E' caos, scontri in piazza

E' altissima la tensione a Seul dopo la destituzione della presidente sudcoreana, Park Geun-hye; dopo la lettura della sentenza, sostenitori dell'uno e dell'altro fronte si sono scontrati poco lontano la sede della Corte Costituzionale, nonostante l'edificio fosse blindato dalle forze di polizia. E sono morte due persone, entrambi sostenitori della Park, mentre diverse altre sono rimaste ferite. I manifestanti erano in attesa da ore della decisione della Corte Costituzionale.

Le vittime sono un uomo di 72 anni, tale Kim, deceduto mentre era trasportato verso l'ospedale a causa delle ferite riportate alla testa: l'uomo e' stato trovato incosciente vicino una fermata della metropolitana, non lontano dalla sede della Corte Costituzionale. L'altro manifestante deceduto, anche lui di nome Kim, aveva 60 anni, e' stato trovato sanguinante vicino la Corte. Secondo la polizia, tra gli altri feriti, un uomo di una cinquantina di anni, caduto dal tetto di un pullman degli agenti. Gli organizzatori della marcia pro-Park hanno riferito all'agenzia Yonhap che almeno altri 8 manifestanti hanno subito lesioni.

La capitale era in subbuglio da ore. Gia' giovedi' migliaia di studenti, issando cartelli con la scritta 'Arrestate Park Geun-hye' o 'Nessuna primavera senza l'impeachment di Park Geun-hye' avevano manifestato ala Dongguk University; le manifestazioni erano andate avanti durante l'intera giornata; mobilitata anche la Confederazione Coreana dei Sindacati, Kctu, il secondo piu' grande ombrello sindacale che aveva organizzato raduni al lume di di candela giovedi' sera. In questo contesto, era elevatissimo il livello di allerta della polizia che aveva schierato circa 20mila agenti dinanzi alla sede del tribunale e in tutte le aree adiacenti il centro, compresa la Casa Azzurra, la sede della presidenza e le altre istituzioni governative; ma evidentemente non e' bastato.

La decisione, senza precedenti nella storia recente sudcoreana, e' stata presa all'unanimita' dagli otto giudici. La presidente e' accusata di corruzione, estorsione, abuso di potere, rivelazione di segreti d'ufficio e fuga dalle responsabilita'. Ora che e' stata destituita, Park -indagata in un'inchiesta su un colossale sistema di corruzione e tangenti, messo in piedi da una sua fidata quanto ambigua consigliera, Choi Soon-sil- e' rimasta priva dell'immunita'. Ora la Corea del Sud e' obbligata ad andare alle elezioni entro 60 giorni. Ma la stabilita' del governo sudcoreano e' essenziale in un Paese che e' un alleato chiave degli Stati Uniti e dei suoi vicini asiatici; e che soprattutto e' un baluardo contro le provocatorie mire della Corea del Nord, ormai in rotta di collisione con l'intera comunita' internazionale.

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