Sydney, la ragazza del sex-gate di Anthony Weiner

Il candidato sindaco di New York, il democratico Anthony Weiner, costretto a lasciare Capitol Hill per uno scandalo a luci rosse, ci ricasca. Dopo la figuraccia del 2011 per aver fatto 'sexting' su Twitter, Weiner oggi e' stato costretto ad ammettere di averci riprovato inviando foto e testi molto espliciti a una ventiduenne 'adescata' su Facebook. La notizia e' finita nelle mani del sito web di gossip 'The Dirty' e l'ex parlamentare 48enne e' stato costretto ad ammettere tutto. Avevo detto che altri messaggi e foto sarebbero usciti fuori ed e' successo" ha ammesso l'uomo in una nota sul sito 'Politico'. "Questo tipo di comportamento e' alle mie spalle" ha quindi aggiunto scusandosi per il suo comportamento "sbagliato e offensivo".
The Dirty ha pubblicato moltissimi screenshot di varie conversazioni che Weiner ha avuto con la ragazza in questione tramite Facebook e Formspring, un social network americano meno noto, oltre a una immagine del suo pene; non è chiaro in quale arco di tempo sia avvenuto questo scambio di messaggi poiché negli screenshot non compare nessuna data, anche se la ragazza ha detto che la loro relazione è andata avanti per circa cinque mesi, dal luglio 2012 al dicembre 2012. Le conversazioni contengono messaggi a sfondo sessuale a volte molto spinti, che però, secondo quanto dichiarato sia dalla ragazza che da Weiner, non si sarebbero mai concretizzati in incontri sessuali. Weiner ha detto di aver avuto relazioni di questo tipo "fino all’estate scorsa".
Secondo The Dirty inoltre i due si sentivano "più volte al giorno" e lui nel corso dei mesi le aveva promesso "molte cose, fra cui un appartamento a Chicago dove stavano programmando di incontrarsi per avere rapporti sessuali". Qualche mese dopo la fine della relazione, nell’aprile del 2013, Weiner chiese alla ragazza di cancellare i messaggi scambiati con lui, che però lei ha poi deciso di diffondere «in seguito alla sua decisione di candidarsi a sindaco di New York», anche se ritiene che da questa storia non abbia "nulla da guadagnarci".