Trump presidente non spaventa la Cina
Donald Trump Presidente Usa. Pechino: impatto limitato, relazioni stabili
Non "ci saranno gravi impatti sulla Cina": è questa la posizione che prevale sui media di Pechino, mentre sono in corso le operazioni di spoglio del voto negli Stati Uniti ma è già chiaro che Donald Trump sarà il nuovo presidente.
Sia Hillary Clinton sia Donald Trump, scrive il Global Times, "hanno criticato la Cina durante la loro campagna, ma la Cina non è mai stato un target principale", ma trattato allo stesso modo come nelle elezioni passate. "A causa della forza e dell'influenza della Cina, non è una sorpresa che Pechino sia finita nel dibattito": ma non c'è dubbio che chiunque sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca "le dinamiche tra la Cina e gli Usa non cambieranno. E non c'è dubbio sulla comprensione dello schema di interessi integrati di Democratici e Repubblicani sulle relazioni Usa-Cina". Se Trump diventa presidente, la Cina dovrà misurarsi a livello economico-commerciale.
La "relazione piu' importante del mondo", tra Washington e Pechino, restera' stabile a prescindere dall'esito delle elezioni presidenziali Usa: ne e' convinto l'ambasciatore americano a Pechino Max Baucus. Quanto all'ipotesi di dazi doganali del 45% proposta dal candidato repubblicano Donald Trump sull'import di prodotti cinesi, Baucus ha detto che "si dicono molte cose nell'impeto della campagna elettorale che non sono poi cosi' realizzabili una volta eletti". Trump, inoltre, ha affermato di voler "uscire" dal protocollo sul clima di Parigi, faticosamente negoziato anche con la Cina. Sul punto e anche piu' in generale, Baucus, riferisce la Associated Press, ha spiegato di credere che i due Paesi non spetteranno di collaborare su temi su cui sono stati siglati accordi, inclusi il clima, il contenimento delle velleita' nucleari della Corea del Nord e un accordo politica per la stabilita' dell'Afghanistan. "Le questioni sono le stesse, la buona fede e' la stessa", ha concluso.