A- A+
Esteri
Trump presidente grazie a Putin. Così la Russia ha influenzato il voto Usa

LA RUSSIA DIETRO LA CAMPAGNA DENIGRATORIA SUI SOCIAL CONTRO HILLARY CLINTON

La lunga mano della Russia dietro la campagna denigratoria sui social che tanto ha danneggiato Hillary Clinton nella sua battaglia perduta contro Donald Trump: l'accusa e' pubblicata oggi in prima pagina dalla Washington Post. Mentre il fronte democratico cerca di convincere Hillary Clinton a chiedere il riconteggio in tre Stati e la candidata verde Jill Stein ha gia' abbondantemente raccolto la cifra per farlo, spunta un'altra ombra sulle presidenziali Usa dell'8 novembre. Un gruppo di ricercatori indipendenti che ha studiato attentamente l'alluvione di false notizie circolate durante la campagna e che alla fine hanno agevolato la vittoria di Trump, hanno dimostrato che la propaganda russa ha messo in piedi e ha diffuso una serie di articoli fuorvianti con l'obiettivo di danneggiare la Clinton e aiutare il candidato repubblicano.

COSI' MOSCA HA INFLUENZATO LE ELEZIONI USA

I russi hanno utilizzato una serie di sofisticati strumenti per spingere Donald Trump e affossare Hillary Clinton. Attraverso varie piattaforme, punta il dito il giornale americano, hanno attaccato la democrazia americana in un momento in cui era particolarmente vulnerabile. Trolls hanno rilanciato e amplificato le posizioni dei siti di estrema destra che ritraevano la Clinton come un'imbrogliona al soldo della finanza internazionale e intenta a nascondere i suoi gravi problemi di salute. Lo sforzo propagandiscono ha anche cercato di amplificare la presenza di tensioni internazionali e paventare il rischio di imminenti ostilita' con Mosca. Sono due i team di ricercatori indipendenti che sostengono di aver trovato le prove che i russi hanno sfruttato le piattaforme tecnologiche americane. Ovviamente i ricercatori non hanno fornito prove decisive del fatto che la campagna russa sia stata decisiva per le elezione di Trump, ma la campagna rientra in una strategia che alla fine e' risultata molto efficace, avendo raggiunto l'obiettivo di inculcare in molti la sfiducia verso la democrazia americana e nei suoi leader.

TRUMP ALLA CASA BIANCA CON L'AIUTO DI PUTIN

Vogliono minare la fiducia verso il governo americano e i suoi interessi", ha detto Clint Vatts, del Foreign Policy Research Institute, che insieme a altri due ricercatori studia la propaganda russa dal 2004. "Era il loro modello di riferimento durante la Guerra fredda, il problema e' che prima dell'epoca dei social media era tutto piu' difficole da realizzare. Tutto e' elencato in 'Trolling for Trump: how russian is trying to destroy our democracy', raporto apparso su un blog dedicato alla sicurezza nazionale intitolato War on the Rocks. L'altro gruppo che si e' occuipato dei fake si chiama PropOrNot e pubblichera' oggi i risultati delle sue ricerche, una parte dei quali sono stati anticipati anch'essi dalla Washington Post. IL gruppo ha individuato piu' di 200 siti web che hanno rilanciato la propaganda russa durante le elezioni, attraendo almeno 15 milioni di americani su facebook. Le storie propagate dalla disinformazone russa sono state rilanciate piu' di 213 milioni di volte. Alcuni di coloro che hanno fatto da cassa di risonanza erano parte integrante della propaganda, ma altri erano 'utili idioti', collaboratori inconsapevoli. Alcune di queste storie sono state originate da media ormai conosciuti a livello internazionale come Sputnik o Russia Today, che si presentano con lo stile e il tono di organi di informazioni indipendeti, ma a volte pubblicano storie fuorvianti o amplificano storie che gia' circolavano in rete, identificandole come trendy topics e a volte sono addirittura finiti sui mainstream della stampa americana. La velocita' e il coordinamentro di questi sforzi hanno consentito a queste notizie di competere con quelle tradizionali in fatto di audience. Uno dei primi e piu' allarmanti tweet, quando la Clinton fu colta da un malore l'11 settembre durante la cerimonia di commemorazione Ground Zero, arrivo' dai trolls russi.

Tags:
trumop putin clinton mail rubaterussia clinton mail rubate





in evidenza
World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024

La “Pietà” di Gaza

World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024


in vetrina
Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024

Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024


motori
Citroën rivoluziona il mercato con la Nuova C3 Aircross

Citroën rivoluziona il mercato con la Nuova C3 Aircross

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.