Usa 2016, se i democratici Usa reagiscono come i catto-comunisti
Speriamo che a ciò non corrisponda una reazione di chiusura del neo Presidente Donald Trump, che si è impegnato per la cosa più naturale: unire gli americani
Di Ernesto Vergani
Tutto il mondo è paese. Anche negli Usa - seppur le categorie destra/sinistra europee e repubblicani/democratici Usa sono improprie: gli schiavisti furono i sudisti/democratici e si pensi alla libertà che emana dai film del repubblicano Clint Eastwood - ciò e chi guarda più all’uguaglianza degli uomini - concetto secondario della democrazia - che al loro individualismo - concetto primario - è sempre più dalla parte del giusto, possiede la verità e quando perde fa la vittima.
Così si spiegano le proteste dei sostenitori di Hillary Clinton, che non riconoscono il risultato del voto. La stessa Hillary dice una cosa banale - non avrebbe certo potuto affermare l’opposto - e lo fa non a caso parlando al plurale, appunto per la massa dei giusti: “Lasciamolo governare”.
In tale contesto le star trovano un’autostrada per essere ancora più guru (nonostante la loro frequente preparazione da salsicciai, con tutto il rispetto per la categoria e per citare Aristofane, il maggiore commediografo della Grecia antica dove nacque la democrazia) e per guadagnare sempre più soldi. C’è da scommettere che prima o poi qualche star salirà sul palco imbavagliata…
Speriamo che a ciò non corrisponda una reazione di chiusura del neo Presidente Donald Trump, che si è impegnato per la cosa più naturale: unire gli americani.