Tre giorni fa il Tribunale Supremo americano aveva rigettato la mozione di Donald Trump che chiedeva di cancellare il programma di Barack Obama chiamato DACA ( un atto per difendere dalla deportazione i giovani immigrati da piccoli senza documenti). Gli ‘american dreamer’ difesi, giustamente, da questo progetto sono oltre 700000.
Ma Trump, che di questa deportazione ne aveva fatto una bandiera nella sua campagna elettorale non ci sta e promette, attraverso twitter, che non si darà per vinto e tornerà a ripresentare una nuova mozione.
Secondo Trump la prima è stata rigettata soltanto per un vizio di forma.
Per questo il Presidente ha promesso di mandare entro autunno un documento migliorato per convincere i nove giudici a riaprire il caso.
La risposta dei Giudici è stata, secondo Trump, come un ‘punt’, che nel football americano significa rimandare la palla nel campo avversario solo per evitare il pericolo. Sempre nel medesimo tuit Trump ha assicurato di avere sempre avuto l’intenzione di ‘difendere' i beneficiari del DACA, e che lo ha fatto e lo farà certamente meglio dei democratici buoni a nulla che non hanno mai voluto rinegoziare il programma e lo hanno abbandonato.Secondo il Presidente la decisione del Tribunale ha comunque chiarito che al momento i giovani protetti dal DACA non possono diventare cittadini americani’.
E comunque il Presidente sembra non rendersi conto, in piena partenza della campagna elettorale oggi a Tulsa in Oklahoma, che il suo indice di gradimento è davvero basso e la maggior parte dei sondaggi, compresi quelli di CNN e FOX (orientata la prima sui dem mentre la seconda sui repubblicani) lo vedono con uno svantaggio che si allarga oltre i 15 punti su Joe Biden. Quasi il 66% degli americani considera il suo operato di questo periodo insufficiente.
I fronti aperti sono molti, dalla gestione della pandemia, alle proteste antirazziste dopo la morte di George Floyd, all’economia entrata in recessione, su questi tre punti in particolare Trump sembra giocarsi la partita per la rielezione. Una rielezione che, al momento, sembra non più così a portata di mano.
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