Sarebbe di 12 punti il vantaggio del candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti, Joe Biden, nei confronti del presidente uscente Donald Trump in vista del voto del prossimo 3 novembre. Lo indica l'ultimo sondaggio condotto da "Abc News" e "Washington Post", secondo cui il distacco poggerebbe in particolare sulla fiducia degli elettori nella capacita' di Biden di gestire la pandemia di coronavirus meglio di quanto non stia facendo Trump. Secondo il sondaggio, condotto immediatamente dopo la notizia del contagio del capo della Casa Bianca al Covid-19, due terzi degli intervistati ritengono infatti che Trump abbia fallito nel prendere le necessarie precauzioni contro il virus, il 62 per cento non ha fiducia in quel che il presidente afferma a proposito della pandemia e solo il 21 per cento crede che la situazione sia "sotto controllo", malgrado siano passati ben otto mesi dall'inizio dell'emergenza sanitaria.
A peggiorare le cose per Trump e' l'importanza che gli elettori attribuiscono al tema della gestione della pandemia. Ben il 73 per cento, infatti, si dice preoccupato di poter contrarre il virus o della possibilita' che a contrarlo sia un membro della sua famiglia. Se si votasse oggi, stando al sondaggio, Biden raccoglierebbe il 53 per cento dei voti, Trump il 41 per cento. Il distacco si azzera tra gli elettori maschi (con i due candidati pari al 48 per cento), ma si allarga a dismisura tra le donne (59 a 36). In questo senso, per ritrovare un simile divario del voto femminile nella storia delle elezioni presidenziali statunitensi bisogna risalire al 1976, quando il democratico Jimmy Carter ebbe la meglio sul repubblicano Gerald Ford. Tra le donne dei sobborghi, il margine di vantaggio a favore di Biden sale addirittura a 28 punti). Allo stesso modo, l'ex vice di Barack Obama appare in larghissimo vantaggio (di ben 44 punti) tra gli elettori che si dicono moderati.
"Abc News" avverte tuttavia che il sondaggio e' stato condotto in una data troppo lontana dal giorno del voto per predirne l'esito in maniera affidabile. Lo dimostra l'esempio lampante del 2016: il 22 ottobre, a 17 giorni dalle elezioni, l'allora candidata Dem Hillary Clinton aveva per lo stesso sondaggio un vantaggio di 12 punti su Trump, che era appena finito al centro dello scandalo legato ai suoi commenti sessisti durante la trasmissione "Access Hollywood". Esaurita l'ondata di indignazione, tuttavia, il vantaggio della Clinton si ridusse a soli 2 punti a una settimana dal voto. Sempre stando alle rilevazioni di Langer Resarch Associates per "Abc News" e "Washington Post", inoltre, Trump ha dalla sua il 54 per cento degli intervistati che approvano la sua gestione dell'economia. E per il 29 per cento degli elettori l'economia e' la singola questione piu' importante per la loro intenzione di voto. Infine, il presidente in carica puo' vantare sostenitori piu' entusiasti. Il 75 per cento dei sostenitori di Trump si dichiara "molto entusiasta" di lui, mentre solo il 60 per cento degli elettori democratici dice lo stesso di Biden.
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