Tra i 20 personaggi più influenti del settore immobiliare a New York indicati dal giornale “New York Post” c’è anche Veronica Mainetti, Presidente di Sorgente Group of America. Veronica, nata in Italia ma residente negli Stati Uniti da anni, spicca non solo perché è una donna di successo nel settore immobiliare in un’industria dominata da figure maschili ma anche perché si è spinta oltre i limiti di un’operazione immobiliare tradizionale che semplicemente rispetti le caratteristiche dell’eco-sostenibilità.
La sua iniziativa di condo-conversion del complesso “60 White” a Tribeca, dove i prezzi partono da 4,58 milioni di dollari, in particolare comprende un innovativo involucro degli edifici ad alto grado di isolamento pensato per allontanare sia caldo che freddo, l’impiego di legno e marmo da forniture locali e l’eliminazione di componenti organici volatili che sono sostanze chimiche molto comuni nei materiali da costruzione. “Negli immobili di pregio, i requisiti di sostenibilità ed efficienza energetica dovrebbero essere la norma poiché implicano soluzioni costruttive di facile adozione” – ha dichiarato Veronica Mainetti. “Più le persone investono in questa direzione, meno costose saranno le tecniche da adottare”.
Il Gruppo Sorgente, che pone grande impegno nei progetti di recupero storico, a New York ha sviluppato anche il complesso “34 Greene Street” e possiede gli edifici commerciali interamente affittati Fine Arts Building e Clock Tower Building, a Los Angeles. Veronica vorrebbe portare in California lo stile eco-friendly di 60 White in un futuro molto prossimo. Appartiene al gruppo anche l’iconico Flatiron Building, sempre a New York.
Ma chi sono gli altri protagonisti della lista dei 20? Il talento e la creatività sono i plus più apprezzati nella scelta dei personaggi. C’è il Pritzker Prize per l’Architettura, Norman Foster, che a 80 anni è a capo di un marchio che ha definito il profilo di alcune metropoli mondiali e a New York ha cambiato volto a importanti istituzioni culturali come il British Museum e lo Smithsonian. C’è la designer di interni Paris Forino e il Presidente di Capital Group, Vladislav Doronin, imprenditore russo paragonato a Donald Trump. Molti gli architetti: Soo K. Chan, conosciuto anche alla Biennale di Venezia, Annabelle Selldorf, Jamie Drake che ha lavorato anche per Madonna, e Robert Stern. Del novero fanno parte però anche uomini d’affari della finanza. Ziel Feldman, per esempio, che con HFZ Capital Group ha investito in immobili problematici nel corso della crisi, oggi diversifica gli investimenti anche nelle riconversioni di edifici storici. Anche il titano degli affari russo, Roman Abramovich, ha messo gli occhi su Manhattan agli inizi del 2015 comprando tre ville adiacenti per circa 60 milioni di dollari. Ha dichiarato che, dopo Londra, New York è la città dove vivrebbe.