La piattaforma petrolifera diventa oasi marina.Con il progetto Biovega di Edison
La piattaforma Vega-A di Edison è un'oasi di ripopolamento marino per specie animali e vegetali prima assenti in quel tratto del canale di Sicilia.
È quanto emerge da BioVega, il progetto dell'Area Marina Protetta Isole Ciclopi di Acitrezza, cui lavorano ricercatori dell’Area e dai responsabili delle attività di Edison in Sicilia e Siracusa, rispettivamente Sten Stromberg (Responsabile Operazioni Area Sicilia) e Domenico Richiusa (Responsabile Esercizio e Produzione Area Sicilia)
Il progetto BioVega è partito con una prima fase di attività eseguite da sommozzatori specializzati e finalizzate allo studio e al campionamento della fauna presente attorno alla Piattaforma Vega-A nel periodo autunnale. Una nuova attività di campionamento è stata poi condotta nei giorni scorsi, per identificare le specie presenti nella stagione estiva.
I risultati hanno evidenziato come al di sotto della piattaforma si sia sviluppata negli anni una biodiversità marina straordinariamente ricca e variegata: numerose specie ittiche mediterranee, prima assenti nella zona, tra le quali Cernie (Epinephelus Guaza), Monachelle (Chromis chromis), Tanute (Spondyliosoma cantharus), Ricciole (Seriola dumerili), Pesci balestra (Balistes Capriscus), popolano ormai stabilmente il fazzoletto di mare intorno alla piattaforma, attratte dalla vita e dalla possibilità di nutrimento che si è sviluppata nell'area.
I campionamenti effettuati hanno rilevato ben 17 specie di molluschi che abitano la parte sommersa della piattaforma, con strati che raggiungono anche 20cm di spessore.
La presenza della piattaforma Vega-A ha pertanto permesso lo sviluppo di una vera e propria biodiversità, diventando un polo di attrazione per le specie marine mediterranee, alcune delle quali solitamente presenti in zone con caratteristiche differenti.
Il progetto BioVega ha visto dunque una prima fase in cui è stato effettuato il censimento delle specie e delle alghe presenti sulla struttura sommersa e nelle acque circostanti la piattaforma, l’analisi della flora e della fauna e il monitoraggio continuo di alcuni parametri vitali. Nella seconda fase saranno invece installati appositi dispositivi atti a creare ambienti capaci di ospitare la biodiversità e nella fase finale saranno collocate apposite videocamere per riprendere l’ambiente marino.
Posta a 12 miglia dalla costa, Vega-A è stata progettata utilizzando tecnologie all’avanguardia, per preservare la sicurezza delle persone che vi lavorano e dell’ambiente circostante. L’impianto è stato studiato per resistere a sollecitazioni estreme, come venti fino a 180 km/h, onde marine di 18 metri, terremoti fino al 9° grado della scala Mercalli.
La piattaforma è stata appoggiata nel 1987, su un fondale di circa 122 metri di profondità.