
I ministri dell'Economia dei 27 hanno dato il via libera alla cooperazione rafforzata fra 11 Paesi per l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie. Oltre all'Italia, a voler introdurre la Tobin tax sono Belgio, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Austria, Portogallo, Slovenia e Slovacchia. Ora "nel giro di poche settimane", la Commissione presenterà una proposta che definirà la sostanza della cooperazione rafforzata, da approvare con accordo unanime degli Stati membri partecipanti. La decisione di oggi è stata definita "una pietra miliare" che "apre la strada a una piu' ambiziosa cooperazione fra Stati sul fisco". Altri paesi potranno aggiungersi agli 11 che già partecipano al progetto; in particolare, secondo quanto si apprende, l'Olanda si sarebbe gia' mostrata interessata. Gli 11 Paesi aderenti valgono il 66% dell'economia Ue e il 90% di quella dell'Eurozona e quindi gli introiti saranno superiori rispetto alla semplice proporzione di 11 paesi su 27 o su 17"; secondo le prime indicazioni informali, si potrebbe trattare di circa 35 miliardi.
Resta l'incognita sui tempi. Il commissario Ue alla fiscalità, Algirdas Semeta, prevede una possible entrata in vigore dal primo gennaio del 2014. E' "difficile", secondo il ministro dell'Economia Vittorio Grilli, prevedere i tempi in cui l'Italia introdurrà la Tobin Tax, ma "è la prima volta che facciamo una cooperazione rafforazata in ambito fiscale, dobbiamo studiare bene le procedure". Quanto al gettito previsto per l'Italia, Grilli ha ricordato che "nella legge di stabilità avevamo previsto un gettito di circa un miliardo".