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Genova, 8 ago. (Labitalia) - "Sulla spiaggia di Voltri (Genova) la Scuola italiana cani salvataggio con due unità cinofile ha salvato tre ragazzi spinti ad oltre 150 metri dalla riva dal forte vento. I ragazzi si trovavano a bordo di due gommoncini, in uno c'era D. 14 anni che con tutte le sue forze cercava di tornare a riva ma veniva trascinato al largo dalla corrente. Nell'altro c'erano S. di 8 anni e R. di 12 anni anche loro come il fratello impossibilitati a tornare a riva". Lo dice all'Adnkronos Ferruccio Pilenga, fondatore dei Sics."Le due unità cinofile Sics - racconta - formate dal labrador Kora e il suo conduttore Katia e dai labrador Fendy e Ludo con il conduttore Loredana in servizio sul litorale di Voltri. Accortesi del pericolo sono intervenute immediatamente per portare a termine le operazioni di recupero. La felicità dei ragazzi è stata sorprendente ed hanno gioito abbracciando i nostri cani"."L’intervento - spiega - è stato come coordinato dal caposervizio Gino Dylan, in costante contatto con la sala operativa della Capitaneria di Porto, pronta a inviare mezzi navali a supporto, qualora ce ne fosse stato bisogno. Le unità cinofile da salvataggio Sics da undici anni svolgono un servizio di sorveglianza in collaborazione con la Guardia Costiera grazie alla collaborazione del direttore marittimo della Liguria contrammiraglio Sergio Liardo e con l'amministrazione municipale di Voltri per garantire la sicurezza del litorale".Per le proprie attività la Sics con la collaborazione di Alp design ha ideato e realizzato due tipologie di imbragatura molto versatili che consentono al cane di muoversi liberamente sia a terra che in acqua. La prima tipologia di imbrago ha tre fettucce che passano sul torace e sull'addome del cane e due maniglie lungo la spina dorsale con un moschettone ed un anello di alluminio che permettono anche l'aggancio al verricello. La seconda tipologia è costituita da una copertura in materiale galleggiante che avvolge il corpo del cane intorno al collo, al torace e all'addome. Per i cani a pelo corto vengono realizzati anche delle piccole mute in neoprene che consentono loro di esercitarsi in acque fredde. I conduttori utilizzano una muta lunga o corta, calzari pinne e altri ausili a seconda delle condizioni operative. La preparazione di una unità cinofile Sics si compone di una fase di lavoro a terra (simile a molte altre attività cinofile) e una fase di lavoro in acqua. Per i nuovi allievi in genere si richiede non meno di un anno di lavoro prima di accedere alle prove di brevetto. La tecnica di salvataggio messa a punto dalla Sics non prevede l'intervento del cane da solo ma sempre della unità cinofila composta dalla coppia cane e conduttore. Anche se alcune razze di cani sono hanno una certa predisposizione per il lavoro in acqua, possono diventare unità cinofile Sics cani di qualsiasi razza. Nell'addestramento delle unità cinofile gli istruttori Sics applicano le conoscenze che derivano dalla psicologia canina valutando le doti e le caratteristiche del singolo soggetto e applicando il metodo più indicato per ciascun caso.Diversi gli esercizi. 1) Condotta a terra: si compone degli esercizi di obbedienza comuni anche ad altre discipline cinofile, il cane deve sedersi o mettersi a terra a comando, restare sul posto o camminare a sinistra del conduttore con o senza guinzaglio. 2) Ingresso in acqua da riva, dal pontile e dalla barca, insieme al conduttore o a comando, anche dopo uno stop. 3) Presa di sostentamento: il conduttore in acqua prende in braccio il cane e lo sostiene con la testa fuori dall'acqua senza che questo debba muovere le zampe per stare a galla. 4) Nuoto in circolo: il cane resta in movimento girando attorno al conduttore o alla barca. 5) Nuoto a delfino il conduttore si lascia trainare dal cane afferrandolo da dietro con una presa che consente di correggere l'assetto del cane. 6) Nuoto affiancato il cane nuota a sinistra del conduttore alla stessa velocità senza ostacolarlo e senza allontanarsi.Le prove di brevetto comprendono 7 prove. 1) Obbedienza a terra: cane e conduttore dovranno effettuare sulla riva un percorso di corsa di 200/400 metri al fine di simulare con la massima attendibilità la capacità dell’Unità Cinofila di operare sulla spiaggia. Durante il percorso possono essere effettuati degli stop con l'esecuzione di comandi (es. seduto - terra - resta) e al termine si passa subito alla prova 2. 2) Salvataggio di un pericolante: un figurante distante minimo 110 metri dalla riva simula l’annegamento. Cane e conduttore lo raggiungono tecnica a delfino senza l’uso delle pinne, con il cane che rimorchia il conduttore per risparmiare energie. Raggiunto il pericolante il conduttore allontana il cane, prende il figurante e lo sostiene fuori dall'acqua per poi farsi riportare a riva dal cane. Nel rientro a riva, su comando dei giudici, il conduttore lascerà il cane per 3 secondi. Al successivo richiamo il cane si girerà,tornerò dal conduttore per portarlo a riva. Nel frattempo il conduttore dovrà sostenere il figurante. Giunti a riva la prova termina quando il figurante è portato fuori dall’acqua e posto in posizione di sicurezza.3) Salvataggio di due pericolanti: due persone distanti dalla riva 110 metri ed almeno 40 metri tra loro simulano l’annegamento simultaneamente in modo realistico. L’Unità Cinofila partirà da riva ed il conduttore dovrà indossare le pinne nel massimo di 8 secondi e nuotando davanti al cane, senza mai perdere di vista gli anneganti, raggiungerà il primo figurante, Sorreggendolo attenderà l’arrivo del cane per poi fare attaccare il figurante all'imbrago; il conduttore sii dirige poi verso il secondo figurante. Questo figurante ha il compito di mettere in difficoltà il soccorritore comportandosi come una persona in preda al panico. Dopo aver immobilizzato il secondo figurante con una presa idonea, il conduttore si farà raggiungere dal cane che provvederà al trasporto a riva di tutte e tre le persone.4) Salvataggio di pericolante con utilizzo imbarcazione: una persona distante almeno 200mt. dalla riva simula l’annegamento in modo realistico. Cane e conduttore si imbarcano rapidamente su di un gommone o pattino. Il conduttore prende il remo e pagaia sino a 100 metri dall’infortunato, simulando presenza di scogli e risacca. Si tuffa assieme al cane e raggiunge il pericolante (utilizzando la tecnica che più gli aggrada e senza mai perdere di vista il figurante). Preso il figurante il conduttore si farà trainare dal cane, sorreggendo l’infortunato, al gommone o se ritiene più opportuno a riva. 5) Rimorchio di battello a riva: cane e conduttore sono su di un’imbarcazione a minimo 100 metri dalla riva. L’imbarcazione simula una avaria. Il cane tramite una cima (afferrata in bocca o legata all’imbracatura) dovrà entrare in acqua e riportare il battello a riva. 6) Nuoto col cane: cane e conduttore dovranno nuotare per almeno 20 minuti almeno agli ordini della commissione giudicatrice nell’ordine in cui la commissione stessa deciderà di far effettuare i seguenti stili: nuoto a delfino, nuoto a stile davanti al cane, nuoto fianco a fianco. Ad ogni cambio di stile si possono effettuare prese di sostentamento.7) Soccorso rianimazione: in occasione di una delle prove di soccorso il conduttore dovrà simulare la rianimazione cardiopolmonare sul figurante mentre il cane deve restare fermo senza intralciare le operazioni. Il brevetto di unità cinofila viene rinnovato ogni anno con delle prove ad hoc. I cani bagnino sono ammessi a viaggiare in cabina insieme al proprio conduttore sui voli di alcune compagnie aree come ad esempio la Swiss anche in considerazione della eventuale esperienza in elicottero. Fin dai primi anni 2000 le ordinanze balneari di numerose capitanerie di porto prevedono una esplicita deroga per l'accesso in spiaggia dei cani bagnino della Sics e di altre tre società (Dei Dell'acqua, Cit, Ucis-Enci).Dal 2016 in poi la Sics ha favorito la creazione della American academy of canine water rescue che adotta lo stesso metodo negli Stati Uniti. Gli istruttori della academy si sono formati a Milano e istruttori Sics hanno lavorato negli Stati Uniti in alcune occasioni. Con la Guardia Costiera la collaborazione è molto forte sin dagli inizi. E con l’accordo quadro del 2015 se è ulteriormente rafforzato. In tutta Italia sono decine e decine le spiagge presidiate: da Genova Voltri al lago maggiore, lago d’Iseo, lago di Garda, idroscalo e Svizzera, Portovenere, Toscana , Caorle, Trieste, Pescara, Castiglione, Forte dei Marmi, Soverato Calabria, Sicilia , Sardegna, Liguria, Palinuro Campania, Lazio, isola d’Elba, isola del giglio, e moltissime altre spiagge.





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