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Roma, 6 apr. (Labitalia) - Servono soluzioni concrete e immediate per rilanciare l’occupazione giovanile. A sostenerlo il Fondo interprofessionale Formazienda, al quale aderiscono 110mila imprese per 750mila lavoratori. Nel Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza) l’obiettivo di includere i giovani nel mondo del lavoro è considerato prioritario. Una meta da perseguire - sottolinea Formazienda - anche attraverso la valorizzazione dell’apprendistato duale che nel Pnrr cuba 600milioni all’interno della missione ‘inclusione e coesione’. Il governo Draghi, a seguito dell’azione congiunta di Mef e ministero del Lavoro, ha destinato oltre 45 milioni di euro per finanziare le Regioni affinché si possano realizzare i progetti formativi indirizzati alla dualità scuola-lavoro. “Il tasso di disoccupazione giovanile è stato fortemente aggravato dalla crisi del Covid - dichiara il direttore di Formazienda, Rossella Spada - e il nostro Paese ha visto ampliarsi negativamente il gap con la Germania, una nazione con la quale condividiamo la vocazione manifatturiera, scivolando al terzultimo posto in Europa con un dato che si aggira intorno al 30%. Una situazione che fa emergere una colpevole incongruenza del nostro sistema dell’istruzione e del nostro mercato del lavoro. Si rende ormai indispensabile il varo di politiche mirate finalizzate a sollecitare una sovrapposizione tra il percorso di apprendimento scolastico e la formazione on the job. Le aziende, infatti, faticano ad individuare giovani dotati delle competenze richieste. In presenza di una organizzazione più efficiente potremmo, quindi, ridurre il numero di giovani inoccupati”. L’incontro tra la scuola e il lavoro deve essere incentivato, secondo Formazienda, e d’altronde le risorse regionali in materia di dualità sono ripartite anche sulla base del numero di apprendisti e Neet (not in education, employment or training) reclutati attraverso i percorsi di formazione. “Molto spesso - continua il direttore Spada - ciò che manca è l’esperienza maturata a contatto con i processi produttivi e operativi dell’azienda. Il mondo della formazione continua e finanziata può inserirsi come un fattore facilitante ai fini del conseguimento dell’obiettivo dando un solido contributo alle azioni che vengono usualmente intraprese nell’ambito della dualità scuola-lavoro”. Il Fondo Formazienda è nato nel Nord-Ovest operando prevalentemente nel terziario, anche se oggi è attivo a livello nazionale con una importante quota di aziende nel settore manifatturiero e nella piccola industria. Nel corso del 2020 ha stanziato risorse per 30 milioni di euro nell’ambito della formazione rivolta ai dipendenti delle imprese aderenti. “I giovani - spiega il direttore Spada - non devono diventare le vittime predestinate della crisi del Covid. Formazienda è in grado di finanziare la formazione degli apprendisti consentendo alle imprese di integrare le nuove figure all’interno del ciclo di creazione del valore. Sosteniamo una tipologia di formazione funzionale al lavoro e siamo in grado di renderla praticabile in termini gratuiti all’impresa. Emaniamo avvisi pubblici di finanziamento continuativamente nel corso dell’anno proprio per dare il massimo supporto alle aziende". "La pandemia sta spingendo le attività produttive di ogni settore ad uno sforzo ingente sul fronte dell’innovazione tecnologica che, conseguentemente, sta influenzando con forza le tematiche e i contenuti dei piani formativi. Questo è il contesto nel quale si introducono le iniziative a vantaggio dei giovani. Finanziamo i piani formativi delle aziende che possono ottenere un punteggio premiante se i candidati inoccupati che partecipano al percorso di professionalizzazione, alla fine, saranno assunti in modo stabile. In questo modo la nostra azione vuole dare una speranza alle giovani generazioni aumentando i livelli occupazionali e garantendo alle imprese la copertura dei costi relativi alla formazione”, conclude.





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