Legge di Stabilità/ Imu, niente carobenzina. Letta: "Sarà una manovra ecquilibrata"
Da una parte c'è il premier Enrico Letta che promette una "manovra equilibrata" , scongiurando con le proprie parole il rischio di un aumento delle tasse nelle pieghe della legge di Stabilità. Dall'altra c'è il sottosegretario alla presidenza del Consigio, Giovanni Legnini, che, su una tassa particolarmente discussa quale l'Imu, su Sky rassicura gli italiani: "Non ci sarà nessun aumento della benzina per trovare una copertura economica all'abolizione della seconda rata Imu" sulla prima casa. "Al più - sottolinea - è una clausola di salvaguardia per il 2015, ci sarà tutto il tempo per evitare l'aumento".
Da Berlino, dunque, a replicare alle critiche di chi teme che nella manovra ci siano troppe tasse, anche alla luce degli emendamenti che il governo si appresta a presentare, è stato stamani lo stesso Letta: "C'è una discussione in corso in queste ore al Senato sulla legge di Stabilità e poi ci sarà alla Camera. I conti si faranno alla fine e, alla fine, si vedrà che la legge di Stabilità è equilibrata". Una manovra su cui in Italia si continua a discutere in maniera furiosa e che sta provocando non poche fibrillazioni all'interno del centrodestra, azionista delle 'larghe intese': i parlamentari di Ncd, il nuovo gruppo che fa riferimento al vicepremier Angelino Alfano dopo la scissione dentro al Pdl, ad esempio, avrebbero intenzione di non votare la fiducia al governo medesimo qualora l'Esecutivo dovesse porla per approvare la finanziaria entro martedì 26 e procedere il giorno successivo con lo scrutinio sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi.
Non a caso, rivolgendosi proprio a chi intende mettere in discussione le 'larghe intese' (Forza Italia ha già fatto sapere che, sulla manovra, da lunedì si piazzerà all'opposizione), Letta ha poi detto: "La stabilità politica è essenziale perché altrimenti non si mantengono gli impegni presi. La preoccupazione per i tedeschi sulla nostra stabilità è fortissima, ma ognuno ha i suoi problemi: è due mesi - sottolinea il premier - che loro non hanno un governo. Non è un problema solo nostro e gliel'ho detto".
Il presidente del Consiglio esprime, inoltre, soddisfazione per il via libera dell'Eurogruppo a 'spending review' e dismissioni, tutti interventi che "dimostrano che noi il debito lo vogliamo far scendere". "Questo - spiega - è un impegno fondamentale per convincere tutti nel mondo che stiamo facendo seriamente e quindi le politiche per tenere i conti a posto sono finalizzate a ottenere margine per far crescita, in Italia e in Europa". Al termine della sua seconda visita in Germania in meno di un mese, Letta spiega che il suo impegno è quello di far comprendere ai tedeschi che l'Europa si salva 'tutti insieme': "Da qui passa tutto: la Germania si deve convincere che non è la sola in Europa e che bisogna avere solidarietà, perché l'Europa deve crescere. Altrimenti non va bene nemmeno per lei, altrimenti non ne usciamo. Ecco perché il mio impegno è così forte. Ed ecco anche perché noi italiani dobbiamo avere i conti a posto: dobbiamo essere credibili".