Con le dimissioni di Letta si ferma anche il Piano per la lettura... Il caso
di Antonio Prudenzano
su Twitter: @PrudenzanoAnton
Domani, 19 febbraio, si sarebbe dovuta tenere un'attesa riunione del gruppo di lavoro che sta preparando l'ambizioso Piano per la lettura, voluto dal ministro dei Beni e le Attività Culturali Massimo Bray. Ancora una volta, però, l'instabilità politica rischia di far naufragare un'iniziativa potenzialmente positiva, in un Paese come l'Italia in cui si legge mediamente troppo poco. Più volte, non a caso, negli ultimi anni i vertici del mondo del libro hanno sottolineato la difficoltà di trovare punti di riferimento nella politica con cui instaurare un dialogo proficuo, vista la continua alternanza di governi e ministri...
La svolta clamorosa impressa dal più che probabile futuro premier Matteo Renzi, che ha portato alle dimissioni di Enrico Letta, e che quasi sicuramente vedrà a giorni anche l'insediamento di un nuovo ministro della Cultura, ha infatti bloccato le attività del gruppo di lavoro. Stando a quanto risulta ad Affaritaliani.it, la riunione di domani è stata annullata. E a questo punto l'intero Piano è in stand by...
Dopo il flop del bonus-libri, che ne sarà della legge per la promozione della lettura e del Piano per la lettura? Si troveranno i fondi? SU RADIO3 L'ANALISI DI AFFARITALIANI.IT Martedì 11 febbraio, "Pagina3", la rassegna stampa culturale di Radio3 curata da Vittorio Giacopini, ha dato spazio allo speciale di Affaritaliani.it sul flop del bonus libri e i rischi che ora corrono la legge per il libro e il Piano per la lettura... ASCOLTA QUI
LE INTERVISTE IL CASO/ I librai contro lo "stravolgimento" del bonus fiscale sui libri (pubblicato il 4 febbraio 2014) Alberto Galla ad Affaritaliani.it: "Ulteriori sconti per attrarre i 'buoni'? Va rispettata la legge Levi" (pubblicato il 5 febbraio 2014) Flop del bonus-libri/ Stefano Mauri (presidente e Ad GeMS): "Deluso dal dietrofront del Governo" - Intervista del 10 gennaio 2014
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Tutto, o quasi, dipenderà dalla decisione che prenderà in merito il nuovo ministro dei Beni e le Attività Culturali. Sarà interessato a proseguire il lavoro fin qui svolto? O avrà altre priorità?
In ogni caso, come si è visto nei giorni scorsi con il bonus-libri, prima promesso e poi stravolto (nel box a destra lo speciale di Affaritaliani.it, con dettagli, analisi e interviste, ndr), in Italia i provvedimenti legislativi legati all'editoria libraria non sono certo accompagnati dalla fortuna, e spesso finiscono per alimentare polemiche.
E tornando alle scelte che farà il nuovo ministro, sarà anche interessante capire quali idee avrà in mente per il futuro del Centro per il libro e la lettura...
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