“Rose selvatiche”, Ponte alle Grazie lancia una collana dedicata alla natura
di Antonio Prudenzano
su Twitter: @PrudenzanoAnton
Tra le tendenze che sono andate affermandosi negli ultimi anni, c’è senza dubbio quella del ritorno alla passione per orti e giardini. Del resto, la frenesia della quotidianità ci porta alla continua ricerca di oasi di pace. E in quest’ottica, “disconnettersi” in mezzo alla natura per molti di noi diventa un'esigenza.
Di questa tendenza si è accorta la tv (vedi i numerosi programmi dedicati a questi temi), ma anche l’editoria libraria. In particolare la casa editrice Ponte alle Grazie è diventata un punto di riferimento per gli appassionati, pubblicando titoli come “Il signor Giardiniere” di Frederic Richaud, “L’orto di un perdigiorno” di Pia Pera e “E il giardino creò l’uomo” di Jorn de Precy, solo per citarne tre. La novità, come spiega ad Affaritaliani.it l’editor Cristina Palomba, è il lancio di un’apposita collana tutta dedicata alla natura, “Rose selvatiche”, “l’unica collana di natura nel panorama editoriale italiano”.
L’editor del marchio del gruppo GeMS sottolinea come “la natura, intesa nel senso più ampio possibile, stia tornando a essere la protagonista delle nostre vite dopo esserne stata scacciata. C’è un’attenzione da parte dei movimenti ecologisti che giustamente pensano alla sopravvivenza del Pianeta e alla sua tutela, ma c’è anche un grande bisogno individuale, almeno tra i cittadini, di ricreare un contatto con fiori, piante, animali, solitudine, spazi aperti, contatto col selvatico, ossia libertà, gratuità e spontaneità, nutrimenti di cui c’è grande mancanza. E poi la natura è il luogo in cui la bellezza è a disposizione di tutti. Le rose, se sono selvatiche, possono essere colte da tutti…”.
La nuova collana ospiterà riflessioni di pensatori contemporanei, classici e nuove edizioni di capolavori del passato e del presente. Si parte a metà aprile con “Lezioni di giardinaggio universale” di Lorenza Zambon, “attrice giardiniera”, e più avanti con “Socrate in giardino – Passeggiate filosofiche tra le foglie” di Andrée Bella.