Quello di stanotte tra Biden e Trump è di fatto un match prevalentemente mediatico - che prescinderà dalle tematiche - cui i due contendenti, come infatti racconta la stampa americana, si sono preparati lungamente e puntigliosamente coadiuvati dai loro rispettivi staff.
“Assisteremo a quella che tecnicamente definiamo una ‘communication-war’” - spiega Luciano Nardi, tra i più riconosciuti pubblicitari italiani e vincitore dei più importanti premi internazionali in materia di comunicazione – “dove soltanto in questi ultimi giorni, con lo scoop del New York Times, Biden è balzato in una indiscutibile posizione di vantaggio”.
“Il fatto di non aver pagato tasse – ragiona l’esperto di comunicazione - fa di Trump una persona ‘sleale’ di fronte alla comunità americana, che sul tema è parecchio integralista, ma soprattutto il fatto di aver cumulato debiti enormi con le sue aziende – continua Nardi – più che, così come ha enfatizzato Nancy Pelosi, renderlo debole agli occhi dell’opinione pubblica a stelle e strisce, cosa che comunque ritengo non sia decisiva nel sentimento americano – sottolinea Nardi –, soprattutto lo rende un uomo e manager ‘incapace’. E questo invece è poco ‘digeribile’ proprio per il suo elettorato”
“Ma attenzione – spiega il pubblicitario Nardi – questa posizione di svantaggio e imbarazzo potrebbe diventare l’arma letale in mano a Donald Trump per ribaltare Biden alla battaglia mediatica di stanotte”
Sun Tzu ne L’arte della guerra, teorizza che quando in battaglia le cose si mettono male i comandanti devono mandare i propri soldati all’angolo, rendendo la loro situazione disperata; ed è quel punto vedendosi perduti e non avendo altro scenario che la morte troveranno la forza per l’impossibile.
“Questo è quello che mi immagino accadrà stasera: Biden con la possibilità di tirare un ‘rigore a porta vuota’ e Trump pronto a ‘incendiare lo stadio’, anche con un’invasione di campo fisica e dialettale nei confronti del suo avversario, tirando fuori il meglio di sé in questo contesto: ovvero il peggio” - commenta Luciano Nardi - “Strategia che però applicata a fronte di incontrovertibili evidenze, come il fatto di non aver pagato le tasse, rischia però di fargli perdere quei famosi ‘indecisi’ che decideranno poi chi sarà il prossimo Presidente USA”.
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