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5G, i renziani vogliono alzare i limiti. Ma il report Ue:"Effetti cancerogeni"

Giallo sui limiti del 5G. Come spiega il Fatto Quotidiano, "alla fine di una maratona interminabile durata tutta la giornata, lunedì notte la proposta dei renziani che avrebbe innalzato le soglie da 6 volt per metro fino a moltiplicarle per 10 fino a ben 61 volt/metro (limite fissato dall’Europa, che considera solo il rischio termico e non quello biologico come quello di alcuni tipo di cancro) è stata bocciata insieme al pacchetto di modifiche su cui non era nel frattempo arrivato un parere formale del governo".

Italia Viva vuole ritoccare al rialzo le soglie per i campi magnetici

L'emendamento dei renziani non è stato esaminato, però è stato accolto un loro ordine del giorno con l’impegno di ritoccare al rialzo le soglie per i campi magnetici. Tanto basta per far esultare i rappresentanti di Italia Viva. "Esprimiamo soddisfazione per il parere favorevole del governo al nostro ordine del giorno che impegna il governo ad adeguare i limiti per i campi elettromagnetici ai livelli attualmentente in vigore nella maggioranza degli Stati europei". Lo dichiarano Marco Di Maio e Luciano Nobili, deputati di Italia Viva. "Si tratta di limiti ampiamente condivisi dalla società scientifica internazionale, dal momento che non arrecano danni alla salute. Può invece creare molti danni continuare a non creare le condizioni affinché la tecnologia 5G, una dei pilastri su cui poggia il Pnrr, si sviluppi con efficacia e rapidità nel nostro Paese. "Auspichiamo dunque che l'impegno assunto dal governo con il parere favorevole a questo ordine del giorno venga presto seguito dalle conseguenti iniziative. Bene comunque il governo che ci dà ragione e condivide lavoro di Italia Viva poi condensato nell'emendamento sul 5G", concludono Di Maio e Nobili.

Lo studio: "Il 5G ha effetti cancerogeni e sullo sperma"

Ma per ora, scrive il Fatto Quotidiano, "i limiti in Italia restano invariati e dal Parlamento europeo arriva un alert in vista dell’imp lementazione del 5G: un rapporto di quasi 200 pagine afferma che sopra i 5 V/m c’è evidenza di deterioramento dello sperma. che viene sia da studi sugli animali sia sull ’uomo, mentre sul cancro a carico di cellule nervose non si può stabilire una chiara correlazione, ma esistono forti indizi che impongono di restare sotto la soglia italiana. Ad affermarlo è l’Istituto Ramazzini di Bologna a cui lo Stoa, l’unità di previsione scientifica del Parlamento europeo (che definisce le valutazioni su scienza e nuove tecnologie), ha commissionato un report per valutare eventuali effetti avversi delle emissioni dei campi di energia delle antenne per il 5G, ma anche di quelle già in uso per 4G, 3G, 2G".

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