La crisi morde anche la Mela. Azioni Apple sotto i 400 dollari

Non c'erano crisi o bolle che potessero scalfire la Mela. Fino a oggi. Proprio mentre Wall Street vive settimane di slancio e registra nuovi record assoluti, Apple attraversa un periodo problematico. Il titolo del gigante di Cupertino è sceso, per la prima volta dal dicembre 2011, sotto la soglia dei 400 dollari.
Durante l'ultima seduta, sulle azioni è piovuta una raffica di vendite, con un calo del 5,5%. A zavorrare il titolo c'è stato l'annuncio che uno dei fornitori principali registrerà risultati al di sotto delle attese, lasciando intravedere un possibile rallentamento delle vendite di iPhone e iPad. L'allarme è stato lanciato da Cirrus (il cui titolo è crollato del 15,9%), che dal colosso di Cupertino riceve oltre il 90% degli ordini nel suo portafoglio. La società, che fornisce alla Apple i chip per gli iPhone, ha previsto un fatturato sotto le attese a causa dell'accumularsi di scorte di invenduto. A catena sono andati giù anche i titoli dei fornitori asiatici di Apple quotati a Tokyo.
Ma non sono solo i conti altrui a pesare sulla Mela. Apple presenterà i risultati trimestrali il 23 aprile e potrebbe registrare una contrazione dell'utile netto del 18% a 9,5 miliardi di dollari. Sarebbe la prima contrazione dei profitti anno su anno nell'arco di una decade.
Il titolo ha perso oltre il 43% dal picco di 702,10 dollari toccato lo scorso settembre. La flessione, da inizio anno, è pari al 23%. Un andamento in controtendenza rispetto all'ascesa di Wall Strett, che da inizio anno ha aggiornato ripetutamente il proprio record storico.
Pesano le incertezze del dopo Jobs. Molti analisti avevano previsto il lancio di un nuovo iPad già a marzo-aprile. Ma l'attesa è stata delusa. Tim Cook potrebbe puntare su un iPhone aggiornato, che potrebbe arrivare sul mercato a giugno. Ma gli esperti del settore continuano ad avere dubbi: anche il via al nuovo prodotto di punta potrebbe slittare. Magari a giugno. Se così fosse, il primo semestre 2013 di Apple sarebbe di "attesa". Nessuna innovazione, nonostante alcuni previsioni ipotizzino un calo delle vendite degli iPhone. Morgan Stanley stima una flessione da 37 a 33 milioni di unità vendute.