
Google ha aperto la strada, ma i colossi del settore - c'era da aspettarselo - non sono rimasti a guardare. Parliamo dell'"auto che si guida da sola", un progetto destinato a incrementare la sicurezza sulle strade che da tempo vede il colosso del search impegnato in una fitta serie di test con una pattuglia di sei vetture che percorrono le strade americane. Ora a "Big G" si aggiungono Audi e Toyota, che al CES di Las Vegas hanno presentato i rispettivi prototipi in vista di un lancio sul mercato che, stando ai responsabili della casa tedesca, dovrebbe avvenire alla fine del decennio.
A Las Vegas Audi ha mostrato una A6 equipaggiata con un sistema, basato su un raggio laser e una telecamera, in grado di parcheggiare da sola e di evitare ogni ostacolo viaggiando a una velocità di 60 km/h interfacciandosi proprio con i dati di Google. Non mancano i fari che ottimizzano il fascio di luce in base alle condizioni atmosferiche e le sospensioni che adattano l'assetto alle condizioni del fondo stradale. Anche in modalità di guida automatica, la condotta dell'auto dovrà essere comunque essere "sorvegliata" dall'uomo, che deve essere pronto a prendere i comandi in caso di necessità; per questo il prototipo Audi è munito anche di una telecamera interna in grado di "controllare" l'attenzione del conducente, che non potrà leggere giornali mentre la vettura è in moto, mentre potrà effettuare videochiamate e comandare il mezzo attraverso dispositivi mobili.
Toyota ha invece presentato una Lexus LS 600h sperimentale, dotata anch'essa di laser e telecamera frontale che analizza le condizioni della strada e invia i dati alla centralina che si occupa di assistere il guidatore nel controllo della vettura: in questo caso l'auto non è del tutto "autonoma", ma può comunque evitare incidenti riconoscendo il colore dei semafori e la segnaletica orizzontale e verticale, così da rimediare a eventuali distrazioni dell'automobilista.
Anche questa tecnologia è destinata a essere integrata nei modelli Toyota del prossimo futuro. Per la cronaca, fra l'altro, anche le auto sui cui Google sta conducendo i suoi test sono prodotte dalla casa giapponese.