
Spamming in calo nel 2012. Secondo la relazione annuale di Kaspersky Lab, l'anno scorso il 72,1% delle mail circolate nel mondo era "spazzatura", con una diminuzione dell'8,2% rispetto al 2011, quando lo spamming rappresentava l'80,3% delle mail (già in calo rispetto all'82,2% del 2010).
Kaspersky sottolinea come, proprio fra il 2010 e il 2011, siano state smantellate alcune importanti centrali di spamming; inoltre quasi tutti i provider di posta elettronica, anche quelli gratuiti, hanno ormai adottati filtri antispamming in grado ormai di bloccare il 98% delle email spazzatura, e molti hanno adottato negli ultimi due anni la tecnologia di autenticazione DKIM, che verifica l'effettivo dominio di provenienza dei messaggi.
La percentuale di messaggi di phishing ha raggiunto nel 2012 lo 0,02%, mentre il 3,4% delle mail conteneva virus in allegato, una percentuale simile a quella dell'anno precedente. Il paese dal quale proviene la maggior parte dei messaggi di spamming (circa il 50%) è la Cina, in crescita del 2%, mentre calano quelli provenienti da Europa e Stati Uniti.
Secondo gli esperti di Kaspersky, a determinare il declino del fenomeno è anche il graduale abbandono da parte delle aziende, che preferiscono rivolgersi a sistemi più efficaci (e legali) per promuovere i propri prodotti e servizi. Il che - avvertono - non significa che lo spamming sia destinato a una prossima estinzione, dal momento che coloro che virus, frodi online e pubblicità di articoli illegali trovano ancora nell'email il principale mezzo di diffusione: per questo, concludono i ricercatori, nel 2013 il calo sarà minimo.