Editoria, Rcs e Espresso ai ripari. Brilla il Sole grazie al digitale
John Elkann
Le fusioni come risposta alla crisi anche nell'editoria? Dopo la mossa di John Elkann e di Carlo Perrone di mettere insieme La Stampa e Il Secolo XIX (due quotidiani che si dividono la quota maggioritaria delle diffusioni in Liguria e che avevano già iniziato da qualche anno un percorso di avvicinamento aziendale e che ora, pur restando ciascuno con il proprio brand, hanno una proprietà unica), se altri consolidamenti ci saranno e' difficile che essi possano riguardare i piani alti dell'editoria nazionale, cioè RCS, Gruppo Espresso-Repubblica e Gruppo 24Ore, cioè gli editori dei primi tre quotidiani nazionali.
Per quel che riguarda RCS e il suo azionista di maggioranza, dopo la fusione Secolo XIX/La Stampa e la raccolta pubblicitaria dei due giornali già affidata da qualche tempo a RCS e' facile ipotizzare che azionisti e manager si concentrino sulle sinergie industriali e il taglio dei costi con un passaggio molto importante già annunciato sul fronte giornalistico, e cioè la ricerca del nuovo direttore del Corriere della Sera che da fine aprile 2015 dovrà sostituire Ferruccio De Bortoli.
Carlo De Benedetti
Il Gruppo Espresso accanto all'ammiraglia Repubblica, che sta difendendo il secondo posto nella classifica Ads delle vendite dei quotidiani nazionali dal fiato sul collo del Sole 24 Ore, ha già un nutrito gruppo di quotidiani locali riuniti nella Finegil e, salvo sorprese magari innescate proprio dalla mossa di Elkann e Perrone, non ha in programma nuove acquisizioni. Sul fronte pubblicitario invece la Manzoni, concessionaria del Gruppo, ha dovuto incassare in questi giorni la disdetta da parte del secondo quotidiano romano, il Tempo.
Chi certo non pensa a fusioni e' il Gruppo 24 Ore, e non solo perché nei giorni scorsi ha approvato la prima semestrale in utile da diversi anni anche con l'aiuto di una cessione, ma soprattutto perché è l'azienda editoriale italiana più avanti sul fronte del passaggio al digitale, tecnologia che taglia i costi e raggiunge meglio i clienti. Spulciando infatti i conti del semestre emergono molti dati che spiegano al meglio il "caso Sole 24 Ore" diretto da Roberto Napoletano, unico giornale italiano che aumenta le copie, sia in edicola sia sull'edizione digitale. Nei primi sei mesi di quest'anno il giornale e' cresciuto del 25 per cento in diffusioni e del 4,1 per cento in ricavi, con un'ottima performance, in totale controtendenza con il mercato, della diffusione edicola che cresce del 16 per cento generando una crescita dei ricavi del 7,1 per cento. Contemporaneamente, il giornale detiene stabilmente la posizione di primo quotidiano digitale nazionale con oltre 184 mila copie diffuse nel mese di maggio.
Roberto Napoletano
Ha detto Roberto Napoletano, direttore editoriale del Gruppo oltre che direttore di Radio 24 e dell'Agenzia Radiocor, ad Affaritaliani: "dico spesso, in redazione e fuori, che non esiste più (solo) il Sole ma il sistema multimediale del Sole con la sia filiera di quotidiani specializzati, il Buongiorno dal tuo amico Sole che dalle sei dal mattino fornisce il racconto del mondo sul mondo e del mondo sull'Italia, il giornale di domani alle 20 sui tablet con anticipazioni degli editoriali del giorno dopo e insider sugli avvenimenti in agenda, la prima radio italiana tale e news (radio 24), l'agenzia leader dell'informazione finanziaria (Radiocor), un sito (ilsole24ore.com) e un canale web tv che affiancano alla velocità del tempo reale la forza della specializzazione e dell'approfondimento. E infine, da settembre, Italy 24: e' il primo quotidiano digitale in inglese che racconta il nostro Paese ad una qualificatissima e completa lista di decisori internazionali secondo il punto di vista degli italiani e non di quello della stampa anglosassone".
Benito Benedini
La reazione vittoriosa del Sole alla crisi dell'editoria sta avvenendo dunque sul fronte della strategia digitale, implementata con creatività e rigore "scuola Sole" (perche' anche sul digitale sono i contenuti che fanno la differenza) da Napoletano sul versante giornalistico e con tenacia organizzativa sul fronte aziendale dall'amministratore delegato Donatella Treu (coadiuvata da Anna Matteo, ingegnere e publisher) e sostenuta con forza dal presidente Benito Benedini, che ha anche governato con mano ferma il taglio dei costi e il contributo dei dipendenti al risanamento.
Sul fronte pubblicitario il Gruppo 24 Ore procede senza mescolare la distintivita' dei propri mezzi con fusioni, aggiungendo anzi alla raccolta per i propri mezzi e per altri mezzi italiani un polo della raccolta pubblicitaria per la stampa estera (con, tra gli altri, Financial Times, Frankfurter Allgemein, BBC, Le Point) e un forte network di raccolta web per circa venti tra i più seguiti siti italiani e i risultati del semestre premiano tale scelta con risultati superiori di 6-8 punti rispetto all'andamento del mercato.