Facebook vuole la sua banca: il profilo diventa un conto corrente
FaceBank. Mark Zuckerberg sta per ottenere una licenza di e-money che permetterà agli utenti del social network di depositare denaro sul proprio profilo. Il primo passo verso un progetto più ambizioso: aumentare le transazioni finanziarie (compreso lo scambio di soldi tra amici).
La licenza dovrebbe arrivare dal Paese europeo che più di ogni altro strizza l'occhio fiscale alle multinazionali, l'Irlanda. L'autorizzazione è talmente vicina che Facebook si è già mosso per cercare alleati. Avrebbe illustrato il progetto a tre startup londinesi (TransferWise, Moni Technologies e Azimo) specializzate nel trasferimento di denaro online via smartphone.
Mr Facebook non si accontenta degli imponenti introiti pubblicitari. Zuckerberg non ha mai fatto mistero di voler diversificare il business della piattaforma. Le transazioni finanziarie potrebbero essere la soluzione. Già oggi la legge permette al social di vendere app. Per dare il senso delle dimensioni: nel 2013 l'azienda ha transato 2,1 miliardi di dollari. Una somma che deriva quasi interamente dall'acquisto dei giochi e sulla quale Facebook applica una commissione del 30%. Se l'affare si allargasse dal bacino delle app al mare dei pagamenti online, Zuckerberg incasserebbe l'ennesimo jackpot.
E se le voci più entisuastiche guardano alla FaceBank come a una novità in grado di scardinare il monopolio bancario tradizionale, restano ancora alcuni nodi. Il primo è legale: il concetto di e-money in Ue è ancora piuttosto vago. Il secondo guarda al pubblico. Quanto a privacy, Facebook non gode di grande reputazione. Quanti utenti accetteranno di affidare i propri soldi a Mark Zuckerberg?