A- A+
MediaTech
Guerra a Facebook. Parte la maxi-multa. Facebook nel mirino

Guerra a Facebook in Brasile. Parte la maxi-multa. Il rapporto tra il Brasile e Facebook/WhatsApp non è mai stato roseo - scrive http://www.intelligonews.it - ma sembra proprio che le cose non siano destinate a migliorare. Lo Stato sudamericano ha infatti inflitto una multa pari ad 11,7 milioni di dollari per essersi rifiutato di collaborare nel corso di un’indagine. Il pubblico ministero dello Stato federale di Amazonas, quindi, ha congelato il denaro della società americana. Da quando è stata attivata su WhatsApp la crittografia end-to-end, la privacy è diventata una questione decisamente impenetrabile. L’app di messaggistica istantanea comprata da Zuckerberg, ormai, consente di visualizzare i messaggi inviati e ricevuti soltanto ai diretti interessati. Il nuovo sistema “aiuta a rendere le comunicazioni fatte con WhatsApp private, come quelle che si fanno di persona”, si legge sul blog di WhatsApp.

L’idea è quella di scoraggiare hacker e criminali informatici a tutela degli utenti. Che succede, però, se in ballo entra un’inchiesta penale? È la terza volta che il tribunale interrompe il servizio: lo scorso dicembre la sospensione di 48 ore è stata revocata da una corte superiore dopo 14 ore. A maggio, poi, il blocco di tre giorni è durato soltanto uno. E adesso si torna ad infliggere sanzioni facendo ricadere il peso della responsabilità sugli oltre 100milioni di brasiliani che usano WhatsApp. L’app più amata dai chattatori di mezzo mondo ha fatto sapere tramite un portavoce ufficiale: "Negli ultimi mesi, persone provenienti da tutto il Brasile non hanno trovato accettabili i blocchi giudiziari di servizi come WhatsApp. Passi indiscriminati come questi minacciano la capacità delle persone di comunicare, di svolgere il proprio lavoro e di vivere le proprie vite. Come abbiamo detto in passato, non possiamo condividere informazioni alle quali non abbiamo accesso. Speriamo di vedere questo blocco revocato al più presto".

Ma le autorità vedono la questione da un altro punto di vista considerando punibile la mancanza di collaborazione da parte della società che, intercettando certi messaggi, potrebbe contribuire a dare una svolta nell’indagine. Il procuratore Alexandre Jabur ha dichiarato in merito: "Facebook ha dimostrato un enorme disprezzo per le istituzioni brasiliane, in particolare per i tribunali, pubblici ministeri e polizia a non soddisfare gli ordini".

Tags:
brasile facebook guerraguerra a facebook in brasilefacebook brasile maxi-multamaxi-multa facebook in brasile





in evidenza
Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

Annalisa fa doppietta

Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair


in vetrina
Premier League, nuova bufera su Tonali: accusato di scommesse anche in Regno Unito

Premier League, nuova bufera su Tonali: accusato di scommesse anche in Regno Unito


motori
Renault 5 E-Tech Electric in tour a Parigi per svelarsi al grande pubblico

Renault 5 E-Tech Electric in tour a Parigi per svelarsi al grande pubblico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.