Gli Stati Uniti perdono la leadership nel mercato del cinema. La Cina supera gli Usa con un box office, fino allo scorso week end, pari a 1,98 miliardi di dollari, rispetto agli 1,94 miliardi del botteghino Usa. Sebbene il botteghino cinese registri un -75,5% rispetto ai primi nove mesi e mezzo dell'anno precedente, conquista la pole position rispetto agli Usa nel terzo trimestre dell'anno, con lo scorso fine settimana chiuso al -32% rispetto allo stesso periodo 2019, e con incassi da 46,4 milioni di dollari.
In Cina la riapertura, dopo il fermo di sei mesi a causa dell'emergenza sanitaria, è stata determinante, e già a fine settembre le sale cinesi hanno potuto mettere in vendita il 75% dei posti. Mentre soprattutto a Los Angeles e New York con i cinema chiusi l'industria cinematografica stenta a ripartire, con le uscite dei principali titoli blockbuster slittate al 2021 o al 2022.
Il mercato cinese, inoltre, dispone anche di produzioni proprie su cui sostenersi, da My People, My Country, a The Story of Xi Bao, Legend of Deification, a 'Coffee or Tea' (Alibaba Pictures), o ancora al film di Peter Chan Ho-sun Leap. Stando a un’analisi di Artisan Gateway, il divario si acuirà entro la fine dell’anno.
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