Innovazione: nel 2050 superorganismo e web sistema nervoso
Il mondo è alla vigilia di una grande trasformazione non solo tecnologica, ma anche ambientale, demografica, economica e soprattutto digitale
NEL 2050 LE NOSTRE CITTA' SARANNO UN SUPERORGANISMO
Il mondo e' alla vigilia di una grande trasformazione non solo tecnologica, ma anche ambientale, demografica, economica e soprattutto digitale. Nel 2050, circa 9,7 miliardi di persone saranno tutte connesse tra loro e vivranno in citta' in cui in pratica ogni oggetto, veicolo, prodotto sara' connesso alla rete, dotato di algoritmi sempre piu' intelligenti e con la possibilita' di accedere a quantita' incredibili di informazioni e di dati: in pratica una sorta di 'superoganismo' in cui internet costituira' il sistema nervoso. E' questo il pianeta dipinto da "OECD Science, Technology and Innovation Outlook 2016" il rapporto che l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha presentato questa mattina a Parigi.
IL WEB SISTEMA NERVOSO DEL FUTURO
I ricercatori dell'Ocse hanno preso in considerazione i diversi fattori in fase di rapida evoluzione (demografia, economia, salute, disponibilita' di risorse ambientali) per provare a fornire un quadro di quanto questi stessi fattori possano condizionare la crescita tecnologica e scientifica se non dei singoli Stati, almeno delle grandi regioni del pianeta. Le varianti considerate nel rapporto non avranno infatti distribuzione omogenea, ma tutte potranno condizionare lo sviluppo del settore della ricerca e del trasferimento tecnologico nelle diverse regioni.
I 2/3 DELLA RICCHEZZA GLOBALE IN MANO AI PAESI EMERGENTI
Cosi' come sara' in Africa che si concentrera' gran parte della crescita demografica (+109 per cento, per un totale di circa 2,5 miliardi di abitanti), lo sviluppo economico piu' consistente e' atteso ancora dai mercati dei Paesi emergenti che nel 2030 dovrebbero contribuire a creare i 2/3 delle ricchezza globale e ad assorbire gran parte del commercio mondiale. Commercio che, nella maggior parte dei casi, avverra' grazie a transazioni registrate sulla rete. Sara' infatti internet il cardine, o meglio il driver principale della innovazione e delle trasformazione dei processi di produzione nel mondo.
LA RIVOLUZIONE DELL'INTERNET DELLE COSE
A guidare la transizione verso l'innovazione sara' la rivoluzione dell'"internet delle cose (Internet of things, (Iot): si stima possa generare tra le 2,7 e le 6,2 migliaia di miliardi di dollari entro il 2025, in particolare nel settore della salute e della produzione manifatturiera. Si stima che nel 2050 ci saranno circa 100 miliardi di oggetti connessi alla rete: oggi sono appena dieci miliardi. A fare la parte del leone oggi in questo settore sono la Cina e poi gli Stati Uniti, ma anche Brasile, Germania e Corea del Sud stanno investendo molto. In Europa, l'Italia e' dietro a Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna.
TRASFORMAZIONI PER TRASPORTI E SALUTE
L'interconnessione degli oggetti tra loro e con la rete determinera' delle profonde trasformazioni in moltissimi ambiti, dai trasporti alla salute, per non parlare della gestione dei servizi e persino della governance. Ma non saranno solo gli oggetti ad essere connessi. Lo saranno anche gli uomini attraverso i loro device. Gli smartphone prima di tutto. Nel 2030 si stima che ci siano otto miliardi di persone connesse da circa 25 miliardi di device smart tra loro. Il risultato sara' l'emergere "di una sorta di 'superorganismo' in cui Internet sara' il sistema nervoso globale digitale", si legge nel rapporto.
COSI' CAMBIA L'ECONOMIA DEI BIG DATA
Accanto alla Iot anche l'economia dei Big Data conoscera' uno sviluppo considerevole non solo per le singole aziende che sapranno sfruttare la grande mole di dati che attraverseranno i nodi della rete, ma anche i singoli paesi. Anche l'Intelligenza artificiale giochera' un ruolo di primo piano all'interno di questa trasformazione epocale dominando diversi processi tra cui quelli finanziari. L'impatto sulla societa' di queste tecnologie, sara' considerevole, soprattutto sotto il profilo dell'occupazione.
MOLTI POSTI DI LAVORO SOSTITUITI DALLE MACCHINE INTELLIGENTI
Molti posti di lavoro saranno infatti sostituiti dalle macchine sempre piu' intelligenti e il rischio e' infatti che il basso tasso di creazione di nuovi lavori in sostituzione di quelli che vengono assorbiti dalle nuove tecnologie possa indurre un ulteriore contrazione dei salari nei paesi dell'area Ocse a cui, sarebbe auspicabile - si legge nel rapporto - "supplire con interventi di riduzione degli orari" o di sostegno al reddito. Tuttavia, non c'e' settore delle attivita' economiche che non verra' investito dalla rivoluzione tecnologica in atto. Anche nel settore dell'energia, sono in corso profonde trasformazioni non solo sul fronte della produzione da rinnovabili, ma anche e soprattutto su quello dello storage, con la definizione di batterie sempre piu' potenti.