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"Rai, inopportuni attacchi a Innaro. Ha ancora senso collegarsi con Mosca?"
Marc Innaro, corrispondente Rai a Mosca

Guerra in Ucraina e caso Marc Innaro alla Rai, intervista a Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della Commissione di Vigilanza della Rai

Onorevole Anzaldi, continuano a scatenarsi polemiche contro le cronache da Mosca del giornalista Rai, Marc Innaro, ritenute filorusse. Lei, sempre molto attento alle questioni del servizio pubblico, non ha ancora dichiarato nulla. Perché?
“È chiaro che la Rai non può e non deve in alcun modo diventare strumento di propaganda russa, ma eviterei personalizzazioni su singoli giornalisti che, in particolare su una questione così delicata come la guerra, appaiono inopportune. Il problema non è tanto quello che dice Marc Innaro, ma che tipo di servizio la Rai si aspetta di dare con queste corrispondenze da Mosca. È evidente che se ti colleghi con la capitale russa vuoi dare spazio alla versione ufficiale della Russia. La cosa da chiedersi, però, è un’altra: è opportuno in questo momento dare spazio in maniera acritica alla posizione ufficiale, quindi inevitabilmente propagandistica, di quel Paese? Ha ancora senso effettuare questi collegamenti? Davvero possiamo pensare di procedere con una sorta di par condicio tra gli invasori russi e gli ucraini occupati?”.

Secondo lei i tg Rai non dovrebbero più collegarsi con Mosca?
“Non possiamo ignorare che i corrispondenti si trovano in terra non più amica, dove la situazione è ormai precipitata e non soltanto le voci giornalistiche libere vengono chiuse e represse ma addirittura abbiamo visto portare dietro le sbarre alcune bambine per aver deposto un fiore di fronte all’ambasciata ucraina. Se in Italia l’ambasciatore russo si permette addirittura di mandare lettere minacciose ai parlamentari italiani, pensiamo a cosa può succedere lì. Questo non può, quindi, che avere conseguenze anche sulla libertà delle corrispondenze. Ma allora le possibili soluzioni sono due, al netto di una maggiore prudenza che magari gli stessi corrispondenti dovrebbero avere nel riferire i comunicati russi: o i collegamenti vengono contestualizzati e spiegati da studio, oppure si evita di collegarsi”.

Chi dovrebbe prendere una decisione del genere?
“L’amministratore delegato Fuortes e il direttore per l’Approfondimento Orfeo dovrebbero valutare di riunire tutti i direttori di testata e studiare una soluzione. Dopodiché è evidente che su una questione del genere come sulle tante questioni connesse all’informazione che stanno emergendo in questi giorni, dalla moltiplicazione degli inviati al proliferare di operatori esterni, dai ripetuti errori ai buchi come quelli sui discorsi di Biden e Putin, serve una riflessione generale per arrivare al più presto ad un nuovo Piano per l’informazione, che parta dal Piano News con la Newsroom unica già approvato da Rai e Vigilanza nel 2016. Occorre farlo sia per una questione di aggiornamento editoriale non più rinviabile sia per il conseguente risparmio derivante dalla razionalizzazione”.

DAL PD NUOVO ATTACCO ALLA LIBERTA' DI INFORMAZIONE
Ucraina, Romano (Pd): inaccettabile Innaro su centrale nucleare - "Incredibile che Marc Innaro rilanci senza commenti la versione dei militari di Putin sulla mancata catastrofe alla centrale nucleare di Zaporozhye, secondo cui sarebbe stata una responsabilità di 'un gruppo di sabotatori ucraini' mentre 'l'allarme in Occidente sarebbe del tutto ingiustificato, essendo la situazione sotto controllo'. Lo scrive Andrea Romano, deputato PD e membro della Commissione di Vigilanza, a proposito del servizio di Marc Innaro andato in onda questa mattina a TG2 Italia. Romano aggiunge: "Cara Rai, per rilanciare la propaganda di Putin basta e avanza la Tass. Dal servizio pubblico radiotelevisivo ci aspettiamo di più".

ANCHE FORZA ATTACCA LA LIBERTA' DI INFORMAZIONE
Ucraina, Giro (Fi): Rai fermi filorusso Marc Innaro - "Basta con Marc Innaro filorusso della Rai. Basta! Fermatelo. Questa sera a Tg2 Post ha riferito senza proferire dubbio su accuse del capo dei servizi segreti verso l'Occidente e il Regno Unito, che giustificherebbero secondo Innaro le scelte dei russi. Incredibile! Un ringraziamento va al direttore del Tg 2 Sangiuliano che ha bloccato subito Innaro ricordandogli che il capo dei servizi russi è quel fantoccio che bastonato da Putin in diretta TV chiosando che quelle di Innaro sono cavolate. E un grazie al direttore del Corriere della Sera Fontana che ha fatto chiarezza dicendo che i russi sono aggressori e gli ucraini gli aggrediti. Pietoso il segretario della Cgil che ironizzava su Ungheria e Polonia che accolgono solo ora i profughi". Lo ha detto Francesco Giro, senatore di Fi.

 

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