A Mediamond la raccolta web, radio e periodici. Publitalia conserva la tv

Niente fusione tra Mondadori Pubblicità e Publitalia. L'integrazione, però, c'è eccome: le attività si concentrano in Mediamond. Sarà la joint venture costituita nel 2009 e guidata da Davide Mondo (nella foto) la nuova protagonista della raccolta pubblicitaria per web, radio e periodici.
"L’operazione - si legge in un comunicato - permetterà di creare, in capo ad un unico soggetto societario la più completa concessionaria di raccolta pubblicitaria integrata per le attività nei magazine, radio e web in Italia". Per Mondadori e Mediaset si tratta di "un approccio nuovo", che promuove le sinergie e mira ad accogliere le richieste del mercato. Una sola concessionaria, dunque, per costruire "piani multimediali".
Nello specifico, l’operazione si articolerà attraverso il conferimento da Mondadori Pubblicità a Mediamond S.p.A. del ramo di azienda relativo alle attività di raccolta pubblicitaria sulle testate periodiche e radiofoniche. La jointe venture sarà potenziata con un aumento di capitale riservato, che consentirà di mantenere la partecipazione paritetica dei due azionisti (Publitalia e Mondadori).
Gli obiettivi sono chiari: assorbire i margini negativi di Mondadori attraverso i maggiri ricavi attesi, grazie al crescente focus sul web e da una maggiore integrazione con radio e magazine. Resta invece nelle mani di Publitalia la gestione della pubblicità sui canali televisivi Mediaset.
Mediamond si è conquistata spazio a suon di numeri. Se Mondadori Pubblicità ha chiuso i primi nove mesi con una raccolta di 105,1 milioni di euro (in calo del -18,6% rispetto all’anno precedente), Mediamond ha registrato un balzo del 18,3% nella raccolta online, grazie soprattutto alle performance di Grazia.it (+26%) e Videomediaset.it (+42%).