Davide acquisisce Golia: Amaya compra PokerStars per 4,4 mld di dolari
Amaya Gaming Group scommette sul poker. La società canadese si è assicurata la più grande piattaforma online al mondo, PokerStars, per 4,9 miliardi di dollari. Il sito è ormai molto famoso. Molto meno lo è l'acquirente. Amaya è quotata in Borsa, a Toronto e ha accumulato profitti per 143 milioni di dollari, meno di un decimo della società che ha appena acquistato.
Com'è possibile allora che il pesce piccolo divori quello grande? E' possibile grazie alle banche. A fornire la liquidità necessaria sono state Deutsche Bank, Barclays, Macquarie e Blackstone. I prestiti bancari toccano i 2,9 miliardi, 1,6 miliardi arriveranno da emissioni obbligazionarie e azionarie e 400 milioni saranno spalmati sui prossimi anni. L'operazione conviene a entrambe le parti. Amaya diventa un gigante del settore e, nel giro di tre giorni, ha raddoppiato il valore delle proprie azioni. PokerStars, che ora agirà sotto l'ombrello di una quotata, si dota di un lasciapassare che dovrebbe permettergli di superare un contenzioso con il Dipartimento di Giustizia relativo al riciclaggio di denaro. Un precedente che (fino a ora) ha impedito al sito di entrare nel mercato Usa.