Come ti costruisco un brand glocale. Pulia porta il pasticciotto a NY
@paolofiore
Il nome ricorda la terra d'origine. Il marchio le campagne del sud. Se poi alle idee di un imprenditore si aggiungono quelle di un'agenzia pubblicitaria, ecco che nasce Pulia.
A curare le linee guida del brand e il restyling della corporate image, offline e online, è stata 3design, divisione di True Company. I primi due store di Milano e Marghera sono operativi. I prossimi obiettivi sono Londra e New York. Perché anche un marchio con forti connotati regionali può partire alla conquista dei mercati esteri. "L’italianità consente al progetto di essere esportato e replicato", dice ad Affaritaliani.it il fondatore di Pulia, Michele Lastilla. "Saranno i prodotti a conquistare i palati e ad imporsi sul mercato". Come? "Si parte sempre dalle materie prime".
L'INTERVISTA
Com'è nata la costruzione del brand?
Il progetto Pulia è una start up nata pochi mesi fa. Insieme all’agenzia TRUE COMPANY abbiamo elaborato le linee guida e l’immagine del brand, dando risalto al nostro concept. Quello che vogliamo raccontare è semplice, proprio come lo sono i sapori della tradizione pugliese. Abbiamo dato quindi la massima importanza alla semplicità e alla qualità. I nostri prodotti nascono dalla cura con cui i migliori produttori pugliesi scelgono e lavorano le materie prime. I prodotti di punta sono: il panzerotto, la focaccia barese, il rustico e il pasticciotto leccese.

Perché la scelta del “pumo”, antico elemento della cultura regionale?
Abbiamo scelto il pumo di Grottaglie come simbolo del brand, in primis perché appartiene alla cultura della nostra terra e perché rappresenta la natività e la fertilità; si ricollega quindi alla terra e al nuovo che nasce ed è un simbolo di speranza e abbondanza, un buon auspicio per il futuro.
I primi due store sono operativi. Quando lo saranno anche gli altri?
Gli store al momento operativi sono quelli di Milano in Via Vigevano 43 e di Marghera all’interno del nuovissimo centro commerciale Nave de Vero, nei quali abbiamo già avuto un buon riscontro di pubblico. Abbiamo già definito quali saranno i prossimi store, tra cui Torino, Milano, Londra, Amburgo e New York.
Uno degli obiettivi dei punti vendita è far immergere il cliente in "una esperienza multisensoriale". Cosa significa?
Attraverso i sapori genuini della tradizione culinaria pugliese, ma anche attraverso i colori e i profumi che caratterizzano sia i nostri prodotti, sia gli store. In questi sono ben riconoscibili i materiali e l’arredamento tipici della nostra tradizione, come la pietra leccese e le ceramiche di Grottaglie, che si fondono ad elementi moderni e tecnologici. Entrare da Pulia regala davvero un’esperienza multisensoriale che fa scoprire i veri gusti pugliesi e la convivialità e il calore tipici di una terra calda e semplice come la Puglia.
Su quali elementi deve puntare un brand regionale per diventare marchio globale?
La nostra strategia punta sulla qualità delle materie prime e sulla semplicità degli ingredienti, il tutto condito con tanta passione e basata su una comunicazione strutturata ed efficace. Tengo a precisare che tutti i prodotti di Pulia sono prodotti in Puglia e utilizzano materie prime pugliesi al 100%. Crediamo che, soprattutto nel food&beverage, l’italianità sia premiante di per sé e che il progetto possa facilmente essere esportato e replicato in Paesi che apprezzano la nostra cucina: saranno i prodotti stessi a conquistare i palati e ad imporsi sul mercato.