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MediaTech
Rcs:"Cairo stai buono con le banche. Ci danneggi, non sei trasparente"

Il consiglio di amministrazione di Rcs "conferma le osservazioni preliminari" effettuate lo scorso 13 aprile sull'offerta pubblica di scambio lanciata da Urbano Cairo sul 100% del gruppo editoriale. Alla luce delle informazioni intergrative fornite dall'editore di La7 - si legge in una nota - il cda di Rcs "ha preso atto" che Cairo communication "ha confermato che l'offerta e' volta ad acquisire il controllo di Rcs mediagroup a sconto, laddove tipicamente le offerte finalizzate all'acquisizione del controllo contemplano un premio a beneficio del mercato".

Rcs: cda, non chiaro a che titolo Cairo parli con banche  - "Non e' chiaro a quale titolo Cairo communication potrebbe interloquire" con le banche "in relazione ai finanziamenti concessi alla societa'": e' uno dei passaggi delle "ulteriori considerazioni preliminari" condivise oggi dal cda di Rcs a proposito dell'offerta pubblica di scambio lanciata da Urbano Cairo sul 100% del gruppo editoriale. "Le trattative tra la societa' e le banche per la rimodulazione della indebitamento esistente - sottolinea il board di Rcs - sono peraltro in via di avanzata definizione, come sopra indicato, e qualsiasi interferenza pregiudicherebbe gravemente la societa' in questa fase delicata". Il cda conferma "il proprio obiettivo di creazione di valore per Rcs Mediagroup nel migliore interesse di tutti gli azionisti, non trascurando alcuna opzione strategica, con il supporto dei propri advisor finanziari e legali", si legge ancora. Tra le loro considerazioni, i vertici di Rcs segnalano che "l'avveramento della condizione relativa alla impegno assoluto di 'standstill' delle banche finanziatrici" del gruppo Rcs proposta da Cairo "e' in definitiva assoggettato alla convenienza e discrezionalita' di Cairo communication" che potrebbe quindi "far venir meno la offerta a proprio insindacabile giudizio, in violazione del principio di irrevocabilita' delle offerte pubbliche di acquisto e scambio sancito dalla legge". Il cda di Rcs ribadisce infine "le difficolta' di valutazione del titolo Cairo communication" alla luce dei "ridotti volumi di negoziazione", della "mancata disponibilita' di informazioni pubbliche sui target economico-finanziari" e di "un piano di medio termine della stessa Cairo communication che espliciti obiettivi quantitativi o misurabili".

ECCO IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE

Approvati i risultati al 31 marzo 2016[1]

 

Finalizzato il Term Sheet del rifinanziamento

già approvato da due Banche, in approvazione entro un mese dalle restanti

 

 

Laura Cioli, amministratore delegato:

 

"Il Piano Industriale 2016-2018 sta procedendo speditamente: tutti i progetti che abbiamo annunciato a dicembre sono avviati e stanno dando buoni risultati. Le prime evidenze sul semestre ci consentono di confermare risultati in deciso miglioramento rispetto al medesimo periodo del 2015 e l’obiettivo del ritorno all’utile entro il 2016. Ora più che mai siamo concentrati e focalizzati sul fare, nel modo più veloce, efficiente ed efficace.”


I DOCUMENTI DI AFFARI


Considerazioni preliminari in relazione all’OPS lanciata da Cairo Communication

 

  • Il Consiglio ha constatato che la nota integrativa del 10 maggio 2016 conferma le osservazioni preliminari effettuate nel corso della riunione del 13 aprile 2016.

     

  • La nota integrativa di Cairo Communication ha confermato che l’offerta è volta ad acquisire il controllo di RCS MediaGroup a sconto, laddove tipicamente le offerte finalizzate all’acquisizione del controllo contemplano un premio a beneficio del mercato.

 

  • L’avveramento della condizione relativa all’impegno assoluto di standstill delle banche finanziatrici di RCS è in definitiva assoggettato alla convenienza e discrezionalità di Cairo Communication. Ciò in concreto consentirebbe all’offerente di far venir meno l’offerta a proprio insindacabile giudizio, in violazione del principio di irrevocabilità delle offerte pubbliche di acquisto e scambio sancito dalla legge.

 

  • Il Consiglio ribadisce le difficoltà di valutazione del titolo Cairo Communication, caratterizzato peraltro da ridotti volumi di negoziazione, alla luce della mancata disponibilità di informazioni pubbliche rilasciate da Cairo Communication sui target economico-finanziari, nonché di un piano di medio termine della stessa Cairo Communication che espliciti obiettivi quantitativi o misurabili (o in ogni caso confrontabili con il livello di informativa resa nota al mercato da RCS MediaGroup).

     

  • Il Consiglio mantiene il proprio obiettivo di creazione di valore per RCS MediaGroup nel migliore interesse di tutti gli azionisti, non trascurando alcuna opzione strategica, con il supporto dei propri advisor finanziari e legali.

 

***

 

Il Consiglio ha infine condiviso ulteriori considerazioni preliminari in relazione all’offerta pubblica di scambio lanciata da Cairo Communication sulle azioni RCS MediaGroup, anche alla luce della nota integrativa del 10 maggio 2016 pubblicata da Cairo Communication in vista della propria assemblea del 12 maggio 2016.

 

In particolare, il Consiglio ha constatato che la nota integrativa del 10 maggio 2016 conferma le osservazioni preliminari effettuate nel corso della riunione del 13 aprile 2016, sia con riguardo alla valutazione del corrispettivo offerto sia con riguardo ai riflessi della condizione posta da Cairo Communication all’offerta relativamente agli impegni che dovrebbero essere assunti dalle banche finanziatrici di RCS.

 

Il Consiglio ha infatti preso atto che anche la citata nota integrativa di Cairo Communication ha confermato che l’offerta è volta ad acquisire il controllo di RCS MediaGroup a sconto, laddove tipicamente le offerte finalizzate all’acquisizione del controllo contemplano un premio a beneficio del mercato. In particolare, come già evidenziato, il corrispettivo dell’offerta pubblica di scambio risulta a sconto sia rispetto ai target price degli analisti (la cui media, prima dell’annuncio dell’offerta, era pari a €0,81 per azione), sia rispetto ai corsi storici dell’azione nei 3, 6 e 12 mesi precedenti al comunicato di Cairo Communication dell’8 aprile 2016.

 

Inoltre, come già emerso nel comunicato di Cairo Communication dell’8 aprile 2016 e come risulta ancora più chiaro dalla citata nota integrativa, l’avveramento della condizione relativa all’impegno assoluto di standstill delle banche finanziatrici di RCS (che presuppone il raggiungimento di un imprecisato accordo soddisfacente per Cairo Communication con le stesse o con altro soggetto finanziatore non identificato) è in definitiva assoggettato alla convenienza e discrezionalità di Cairo Communication. Ciò in concreto consentirebbe all’offerente – che si è riservato di modificare e financo di rinunciare a detta condizione in tutto o in parte fino all’imminenza della chiusura dell’offerta - di far venir meno l’offerta a proprio insindacabile giudizio, in violazione del principio di irrevocabilità delle offerte pubbliche di acquisto e scambio sancito dalla legge.

 

Con riferimento poi alla intenzione dichiarata da Cairo Communication nella citata nota integrativa di avviare trattative con le banche finanziatrici della Società, il Consiglio ha osservato che non è chiaro a quale titolo Cairo Communication potrebbe interloquire con tali banche in relazione ai finanziamenti concessi alla Società. Le trattative tra la Società e le banche per la rimodulazione dell’indebitamento esistente sono peraltro in via di avanzata definizione, come sopra indicato, e qualsiasi interferenza pregiudicherebbe gravemente la Società in questa fase delicata.

 

Il Consiglio ribadisce le difficoltà di valutazione del titolo Cairo Communication, caratterizzato peraltro da ridotti volumi di negoziazione, alla luce della mancata disponibilità di informazioni pubbliche rilasciate da Cairo Communication sui target economico-finanziari, nonché di un piano di medio termine della stessa Cairo Communication che espliciti obiettivi quantitativi o misurabili (o in ogni caso confrontabili con il livello di informativa resa nota al mercato da RCS MediaGroup).

 

Il Consiglio mantiene il proprio obiettivo di creazione di valore per RCS MediaGroup nel migliore interesse di tutti gli azionisti, non trascurando alcuna opzione strategica, con il supporto dei propri advisor finanziari e legali.

 

 

RISULTATI IQ 2016

 

Ricavi pubblicitari in crescita del 2% a pari perimetro vs IQ2015

Miglioramento EBITDA ante oneri è oltre il 40% dell’incremento atteso per l’intero anno

EBITDA post oneri in miglioramento di oltre 12 milioni vs IQ2015

Efficienze per 14 milioni

Risultato netto a -22 milioni in miglioramento di 13 milioni vs IQ2015

Indebitamento finanziario netto a 411 milioni considerando gli effetti della cessione dell’Area Libri

 

 

 

 

OUTLOOK E PLAN PROGRESS

 

ricavi del iiq2016 attesi in linea/migliori rispetto al pari periodo 2015

miglioramento ebitda hy2016 contribuirà per più dell’80% all’incremento atteso per l’anno

efficienze 2016 superiori ai target di piano: attesi 50 milioni di benefici nell’anno

ottime performance Area Sport

 

Milano, 11 maggio 2016 – Il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup si è riunito oggi sotto la presidenza di Maurizio Costa per esaminare e approvare i risultati consolidati al 31 marzo 2016, per aggiornamenti in merito all’implementazione del Piano Industriale 2016-2018, nonché per condividere lo stato di avanzamento della trattativa con le banche finanziatrici e ulteriori considerazioni preliminari in relazione all’offerta pubblica di scambio lanciata da Cairo Communication sulle azioni RCS MediaGroup.

 

Dati Consolidati (Milioni di Euro)

31/03/2016

31/03/2015

Δ

Ricavi consolidati

219,8

229,4

-4,2%

EBITDA pre oneri e proventi non ricorrenti

(3,4)

(15,5)

+78%

EBITDA post oneri e proventi non ricorrenti

(3,7)

(16,2)

+77,2%

EBIT

(17,5)

(30,9)

+43,4%

Risultato netto

(22)

(35,2)

+37,5%

 

 

Dati Patrimoniali (Milioni di Euro)

31/03/2016

31/03/2015

31/12/2015

Indebitamento finanziario netto

509,1

507,5

486,7

 

(1) Dati ufficiali ritrattati per omogeneità per recepire la classificazione dell’area Libri nelle Attività destinate alla dismissione e dismesse, nonché la classificazione dei proventi netti da partecipazione valutate a patrimonio netto in una linea di conto economico ante EBITDA.

I ricavi netti consolidati di Gruppo al 31 marzo 2016 si attestano a 219,8 milioni di Euro, rispetto ai 229,4 a perimetro omogeneo (escluso Area libri) del pari periodo 2015. I ricavi pubblicitari evidenziano rispetto al pari periodo 2015 un miglioramento dell’1,1%, che aumenta a circa il 2% escludendo dal confronto le attività cessate di Sfera China e Gazzetta TV: i ricavi pubblicitari si attestano quindi a 97,4 milioni di Euro, con un andamento migliorativo anche rispetto alle assunzioni per il periodo del Piano Industriale 2016-2018. I ricavi diffusionali ammontano a 94,7 milioni di Euro, in flessione di 12,4 milioni rispetto al pari periodo 2015, di cui circa 5 milioni relativi al diverso piano editoriale degli add-on (senza effetto sul margine) e il rimanente per il previsto calo dei mercati di riferimento sia in Italia che in Spagna.

L’EBITDA ante oneri e proventi non ricorrenti è pari a -3,4 milioni di Euro rispetto ai -15,5 milioni per primo trimestre 2015. Il significativo miglioramento di oltre 12 milioni rispetto al pari periodo dell’anno precedente è raggiunto grazie al contributo di tutte le aree di business. L’ottima performance registrata nel primo trimestre 2016 contribuisce per più del 40% all’incremento atteso dal Gruppo RCS per l’intero anno, ad ulteriore conferma dell’obiettivo previsto per il 2016. L’EBITDA post oneri e proventi non ricorrenti risulta pari a -3,7 milioni di Euro, rispetto ai -16,2 milioni del 31 marzo 2015, evidenziando un incremento di 12,5 milioni.

 

Alla buona performance dell’EBITDA ha contribuito anche il forte impegno sulla riduzione dei costi, che nel trimestre ha generato benefici per 13,7 milioni di Euro. Sono state infatti implementate tutte le iniziative di efficienze previste a Piano e sono stati pianificati ulteriori interventi di ottimizzazione che permetteranno di superare il target annuale, raggiungendo i 50 milioni netti.

 

Nella tabella a seguire lo spaccato dell’andamento di EBITDA e ricavi relativo alle singole aree di attività.

 

(in milioni di euro)

Progressivo al 31/03/2016

Progressivo al 31/03/2015 

 

Ricavi

EBITDA ANTE NON RICORRENTI

% sui ricavi

EBITDA

% sui ricavi

Ricavi

EBITDA ANTE NON RICORRENTI

% sui ricavi

EBITDA

% sui ricavi

News Italy

89,5

0,3

0,3%

0,0

0,0%

97,9

(3,2)

(3,3)%

(3,4)

(3,5)%

News Spain

47,7

(2,3)

(4,8)%

(2,3)

(4,8)%

49,5

(3,6)

(7,3)%

(3,7)

(7,5)%

Sport

69,8

2,5

3,6%

2,5

3,6%

69,6

(2,2)

(3,2)%

(2,2)

(3,2)%

Other Activities

12,8

(3,9)

n.s.

(3,9)

n.s.

12,4

(6,5)

n.s.

(6,9)

n.s.

Consolidato

219,8

(3,4)

(1,5)%

(3,7)

(1,7)%

229,4

(15,5)

(6,8)%

(16,2)

(7,1)%

(Fonte management reporting)

 

L’EBIT è in miglioramento di oltre 13 milioni di Euro, attestandosi a -17,5 milioni, grazie agli andamenti sopra descritti e a minori ammortamenti.

 

Il risultato netto dei primi tre mesi 2016 evidenzia un incremento di oltre 13 milioni ed è pari - 22 milioni (-35,2 milioni nei primi tre mesi 2015).

 

L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2016 si attesta a 509 milioni di Euro (508 milioni al 31 marzo 2015, 487 milioni al 31 dicembre 2015), mentre si sarebbe attestato a 411 milioni considerando gli effetti della cessione dell’Area Libri, avvenuta il 14 aprile scorso (prezzo incassato 127,1 milioni e posizione finanziaria netta al 31 marzo 2016 positiva per 29,1 milioni). La differenza rispetto al 31 dicembre 2015 deriva da -15 milioni di Euro relativi all’Area Libri, influenzata dalla consueta stagionalità, -16 milioni per gli esborsi degli oneri non ricorrenti già accantonati al 31 dicembre 2015, e +9 milioni in relazione alle attività correnti, che evidenziano un netto miglioramento rispetto al pari periodo dell’anno precedente.

 

 

 

Outlook  e Plan Progress

 

 

L’amministratore delegato ha quindi aggiornato il Consiglio in merito alle prime evidenze sul semestre e alle attività di esecuzione del Piano Industriale, recepite con soddisfazione dai Consiglieri.

 

Continua il trend positivo registrato nel primo trimestre per l’EBITDA, il cui miglioramento nel primo semestre dell’anno è previsto contribuire per più dell’80% all’incremento atteso dal Gruppo RCS per l’intero 2016. L’EBITDA ante oneri non ricorrenti atteso per l’anno è confermato quindi in crescita fino ad attestarsi al 10% dei ricavi.

 

Confermato il forte impegno sulla riduzione dei costi, attraverso l’implementazione di tutte le iniziative previste, sia per quanto attiene i costi esterni, sia in relazione al costo del lavoro. Sono stati inoltre già pianificati ulteriori interventi di ottimizzazione che permetteranno di superare il target annuale, raggiungendo i 50 milioni netti di efficienze nel 2016 (rispetto al target di efficienze sul triennio di Piano pari a 60 milioni).

 

I ricavi del secondo trimestre 2016 sono previsti in linea/in crescita rispetto al pari periodo del 2015. Per l’intero 2016 si conferma la previsione di ricavi stabili rispetto al 2015, principalmente grazie al contributo positivo dell’Area Sport e della componente multimediale.

 

In particolare, in ambito sportivo, il Giro d’Italia – partito quest’anno dall’Olanda – ha registrato ottimi riscontri e ricavi in crescita rispetto all’edizione 2015; è stato inoltre lanciato il ciclo di sei tappe del nuovo mass event Breakfast Run, mentre la digital property GazzaNet è diventata il secondo sito sportivo più visitato d’Italia, dopo la stessa gazzetta.it.

 

 

Grazie a quanto sopra descritto, viene confermato per l’anno 2016 l’obiettivo del raggiungimento di un risultato netto positivo e di un net cash flow in pareggio. Inoltre - in assenza di eventi allo stato non prevedibili e fermo restando il raggiungimento dell’EBITDA previsto per il 2016 - si prevede al 31 dicembre 2016 la riduzione del ratio Debito/EBITDA a circa 4x.

 

 

 

 

 

***

 

 

Il Consiglio è stato quindi aggiornato in merito all’avanzamento della trattativa in corso con le banche finanziatrici.

 

I legali delle parti hanno infatti finalizzato il Term Sheet, che aggiorna i principali termini e condizioni del Contratto di Finanziamento in essere, complessivamente migliorative per la Società e coerenti con le relative previsioni di Piano.

 

Ad oggi due Banche hanno confermato alla Società che i propri organi deliberanti hanno approvato la rimodulazione, le restanti Banche presenteranno il Term Sheet con parere favorevole ai rispettivi organi deliberanti entro un mese. Si ricorda che l’approvazione della rimodulazione delle condizioni del Contratto di Finanziamento da parte delle Banche deve essere effettuata all’unanimità.

 

 

***

 

 

Il Consiglio ha infine condiviso ulteriori considerazioni preliminari in relazione all’offerta pubblica di scambio lanciata da Cairo Communication sulle azioni RCS MediaGroup, anche alla luce della nota integrativa del 10 maggio 2016 pubblicata da Cairo Communication in vista della propria assemblea del 12 maggio 2016.

 

In particolare, il Consiglio ha constatato che la nota integrativa del 10 maggio 2016 conferma le osservazioni preliminari effettuate nel corso della riunione del 13 aprile 2016, sia con riguardo alla valutazione del corrispettivo offerto sia con riguardo ai riflessi della condizione posta da Cairo Communication all’offerta relativamente agli impegni che dovrebbero essere assunti dalle banche finanziatrici di RCS.

 

Il Consiglio ha infatti preso atto che anche la citata nota integrativa di Cairo Communication ha confermato che l’offerta è volta ad acquisire il controllo di RCS MediaGroup a sconto, laddove tipicamente le offerte finalizzate all’acquisizione del controllo contemplano un premio a beneficio del mercato. In particolare, come già evidenziato, il corrispettivo dell’offerta pubblica di scambio risulta a sconto sia rispetto ai target price degli analisti (la cui media, prima dell’annuncio dell’offerta, era pari a €0,81 per azione), sia rispetto ai corsi storici dell’azione nei 3, 6 e 12 mesi precedenti al comunicato di Cairo Communication dell’8 aprile 2016,

 

Inoltre, come già emerso nel comunicato di Cairo Communication dell’8 aprile 2016 e come risulta ancora più chiaro dalla citata nota integrativa, l’avveramento della condizione relativa all’impegno assoluto di standstill delle banche finanziatrici di RCS (che presuppone il raggiungimento di un imprecisato accordo soddisfacente per Cairo Communication con le stesse o con altro soggetto finanziatore non identificato) è in definitiva assoggettato alla convenienza e discrezionalità di Cairo Communication. Ciò in concreto consentirebbe all’offerente – che si è riservato di modificare e financo di rinunciare a detta condizione in tutto o in parte fino all’imminenza della chiusura dell’offerta - di far venir meno l’offerta a proprio insindacabile giudizio, in violazione del principio di irrevocabilità delle offerte pubbliche di acquisto e scambio sancito dalla legge.

 

Con riferimento poi alla intenzione dichiarata da Cairo Communication nella citata nota integrativa di avviare trattative con le banche finanziatrici della Società, il Consiglio ha osservato che non è chiaro a quale titolo Cairo Communication potrebbe interloquire con tali banche in relazione ai finanziamenti concessi alla Società. Le trattative tra la Società e le banche per la rimodulazione dell’indebitamento esistente sono peraltro in via di avanzata definizione, come sopra indicato, e qualsiasi interferenza pregiudicherebbe gravemente la Società in questa fase delicata.

 

Il Consiglio ribadisce le difficoltà di valutazione del titolo Cairo Communication, caratterizzato peraltro da ridotti volumi di negoziazione, alla luce della mancata disponibilità di informazioni pubbliche rilasciate da Cairo Communication sui target economico-finanziari, nonché di un piano di medio termine della stessa Cairo Communication che espliciti obiettivi quantitativi o misurabili (o in ogni caso confrontabili con il livello di informativa resa nota al mercato da RCS MediaGroup).  

 

Il Consiglio mantiene il proprio obiettivo di creazione di valore per RCS MediaGroup nel migliore interesse di tutti gli azionisti, non trascurando alcuna opzione strategica, con il supporto dei propri advisor finanziari e legali.

 

***

 

 

In seguito all’entrata in vigore in data 18 marzo 2016 del decreto legislativo del 15 febbraio 2016, n°25, che ha eliminato, in conformità alla Direttiva Transparency dell’Unione Europea, l’obbligo di pubblicazione dei resoconti intermedi di gestione, il Gruppo ha deciso di pubblicare su base volontaria una situazione patrimoniale ed economica consolidata e un commento sia sui principali indicatori di performance economica delle attività del Gruppo e sugli eventi più rilevanti del periodo, sia sulla situazione finanziaria del Gruppo e sulla prevedibile evoluzione della gestione. Tale scelta non deve essere considerata definitiva, riservandosi il Gruppo ogni diversa valutazione anche alla luce delle possibili modifiche del quadro normativo.

Nelle pagine a seguire è quindi disponibile il Resoconto Intermedio di gestione al 31 marzo 2016, basato sul presupposto della continuità aziendale (come meglio commentato nel paragrafo “Integrazioni su richiesta CONSOB ai sensi dell’art. 114 comma 5, del D.LGS. 58/1998, del 27 maggio 2013”) ed è redatto in continuità con i Principi Contabili Internazionali applicati alla Relazione Finanziaria Annuale del 31 dicembre 2015 e non applica lo IAS 34.

 

***

Conference Call – I risultati del IQ2016 saranno presentati alla comunità finanziaria oggi alle ore 16:30 (CET) via web/phone conference call e in streaming sul sito www.rcsmediagroup.it.

***

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti societari, Riccardo Taranto, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

***

 

[1] Indicatori alternativi di performance: EBITDA – da intendersi come risultato operativo ante ammortamenti e svalutazioni. Comprende proventi ed oneri da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto. Indebitamento Finanziario Netto – Indicatore della struttura finanziaria determinato quale risultante dei debiti finanziari correnti e non correnti al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti nonché delle attività correnti e delle attività finanziarie non correnti relative agli strumenti derivati.

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