Samsung, i problemi del Galaxy Note 7 affondano l'utile
Utili a picco, praticamente azzerati per Samsung nel terzo trimestre, a causa del disastroso ritiro del Galaxy Note 7, dopo numerosi casi di esplosione della batteria. Il gigante coreano ha conseguito un risultato netto da appena 100 milioni di won, circa 8 mila euro per un guigante globale che normalmente naviga su valori dell'ordine di miliardi di euro ogni tre mesi. Un meno 98 per cento rispetto allo stesso periodo di un anno prima e un meno 30 per cento a livello di utile operativo, a 5.200 miliardi di won, o 4,1 miliardi di euro. Cadute che non giungono inattese, dati gli ingenti costi supplementari generati dal fiasco sullo sfortunato phablet che invece avrebbe dovuto tenere a bada Apple con il nuovo iPhone 7, in particolare la versione Plus. Samsung però cerca di guardare avanti e in quest'ottica è rilevante l'ingresso nel Consiglio di amministrazione di J.Y. Lee, 48enne figlio del capofamiglia Lee Kun-Hee la cui guida del gruppo si è fatta via via più debole a seguito di un infarto nel 2014. Già a capo della divisione più avanzata, Samsung Electronics, il rampollo potrebbe aver iniziato la fase finale che lo dovrebbe portare a rilevare ufficialmente la direzione dell'intero gruppo.