Partiranno a marzo, in concomitanza con il cda dell'azienda per l'approvazione del piano industriale, gli scioperi dei giornalisti del Corriere della Sera. Lo comunica il cdr della testata, dopo l'assemblea che ha dceciso un pacchetto di 10 giorni di astensione dal lavoro. Nel documento, l'organismo sindacale lascia una porta aperta alla dirigenza del gruppo, annunciando che "lo sciopero verrà revocato solo se ci saranno significative modifiche sui tagli degli organici annunciati" lunedì.
Di seguito il documento inviato dal cdr ai giornalisti del Corsera.
“Care colleghe e cari colleghi, dopo l’assemblea di ieri e in forza del pacchetto di 10 giorni di sciopero affidati al Cdr, abbiamo fissato questa prima tabella di marcia:
1) Il Cdr del Corriere ha promosso uno o più giorni di SCIOPERO di tutto il gruppo Rcs (abbiamo già un primo riscontro da parte dei Cdr periodici e della Gazzetta dello Sport) da tenersi nella stessa data del prossimo consiglio di amministrazione RcsMediaGroup, che dovrebbe riunirsi tra il primo e il 10 marzo per approvare in via definitiva il piano industriale dell’azienda e la ricapitalizzazione. Lo sciopero verrà revocato solo se ci saranno significative modifiche sui tagli degli organici annunciati ieri.
2) Da qui ai primi di marzo il Cdr predisporrà una serie di INTERVENTI TEMATICI sui clamorosi errori di gestione e sulle prospettive di rilancio del nostro giornale da pubblicare negli spazi riservati ai comunicati sindacali. La scaletta sarà messa a punto tenendo conto delle idee e dei contributi di tutti i colleghi
3) Il Cdr ha avviato i contatti per invitare il SINDACO DI MILANO GIULIANO PISAPIA a partecipare a un’assemblea dei giornalisti, aperta anche ai colleghi di televisioni e carta stampata, da tenersi in Sala Albertini sull’ATTACCO AL CORRIERE (sede e tagli ai posti di lavoro). Siamo in attesa di una risposta definitiva.
4) Il Cdr convoca la riunione dei DELEGATI per VENERDI 15 FEBBRAIO ALLE ORE 16 in Sala Albertini, in video collegamento con Roma”.