A- A+
MediaTech
Snapchat sbarca a Wall Street. Obiettivo: 3 miliardi di dollari

Quella dei "messaggini che si autodistruggono" e' la app sociale preferita dagli under 35 dopo Facebook (e' di questi giorni il pareggio con Instagram). Lo scorso agosto aveva rivelato di avere 150 milioni di utenti giornalieri, 40 milioni in piu' rispetto solo allo scorso dicembre, segnando cosi' il sorpasso su Twitter, che ne vanta meno di 140 milioni e soffre sempre piu' per la lentezza con la quale crescono i suoi iscritti. Ogni giorno i suoi utenti condividono 10 miliardi di video, due miliardi in piu' di Facebook, e inviano 2,5 miliardi di 'Snap'. Il 41% degli statunitensi tra i 18 e i 34 anni lo usano tutti i giorni. Questi alcuni dei numeri di Snapchat, la nuova stella tecnologica che ha presentato oggi i documenti per la quotazione a Wall Street, prevista per marzo.

Snap, la casa madre del social network, prevede di raccogliere 3 miliardi di dollari dall'offerta di azioni, che sara' calibrata in modo da lasciare ai due fondatori, Evan Spiegel e Bobby Murphy, il controllo dell'88,6% dei diritti di voto. Numerosi analisti sono pero' convinti che, dopo poche sedute, la capitalizzazione di mercato del gruppo possa attestarsi tra i 20 e i 25 miliardi di dollari. L'Ipo di Snap diventerebbe cosi' il maggior collocamento avvenuto in Usa dal settembre 2014, quando arrivo' sui circuiti del Nasdaq il colosso del commercio online Alibaba. Per gli ultraquarantenni e' ancora un oggetto misterioso; per la generazione dei 'millennial', soprattutto negli Stati Uniti, e' un fenomeno in vertiginosa espansione il cui successo e' dovuto a molteplici fattori, tutti fondamentali per intuire le direttrici sulle quali si svilupperanno i social network nei prossimi anni.

"QUESTO MESSAGGIO SI AUTODISTRUGGERA' TRA CINQUE SECONDI!" - Il servizio piu' basilare di Snapchat riecheggia la frase entrata cinquant'anni fa nell'immaginario collettivo grazie alla serie televisiva "Mission Impossible" (poi diventata un fortunato ciclo di lungometraggi con Tom Cruise). La app consente infatti di inviare messaggi, foto e video che si cancellano da soli dopo essere stati visualizzati dall'utente, senza poter essere cosi' girati a terzi indesiderati o permanere per sempre nei server dell'azienda, come avviene con Facebook. Non per niente l'icona di Snapchat e' un fantasmino. La app consente anche di condividere contenuti piu' elaborati, come le 'Stories', montaggi di foto e video che si autodistruggono dopo 24 ore.

E' GIOVANE E SPENSIERATO, COME I SUOI UTENTI - Uno degli istinti piu' naturali degli adolescenti e' volersi distinguere dalla generazione precedente. Ovvio, dunque, che per un sedicenne Facebook e Twitter possano apparire come un qualcosa di sorpassato, funestato da legioni di vecchi che si accapigliano su ogni singolo argomento d'attualita', laddove Snapchat ha anche la valenza di un fenomeno generazionale. E poi ci sono tantissime funzioni per modificare le immagini in maniera buffa, creare fotomontaggi e distrarsi altrimenti dalla lezione mentre si smanetta con il telefono sotto il banco.

MENO PRESSIONE SOCIALE E NIENTE GENITORI IMPICCIONI - I motivi principali per cui i giovanissimi preferiscono sempre piu' Snapchat a Facebook sono due. Il primo riguarda la minore pressione sociale: nessun calo dell'autostima se nessuno ha messo 'mi piace' a quell'aggiornamento di stato che ci sembrava cosi' spiritoso. I messaggi vengono scambiati in circoli ristretti di amici, generalmente conosciuti nella vita reale e che, a seconda delle interazioni, vengono identificati da una diversa "faccina" (o "emoji"). Se Facebook e' un mare magnum, Snapchat e' una rassicurante casetta sull'albero da cui sporgere la testa fuori quando si ha voglia. Il secondo motivo principale e' dunque la maggiore privacy: su Snapchat i ragazzi non devono piu' avere a che fare con le imbarazzanti richieste di amicizia dei propri genitori.
 
SEMPRE AGGIORNATI CON LA FUNZIONE 'DISCOVER' - L'offerta informativa su Facebook e Twitter e' certamente impressionante ma anche caotica e dispersiva. In entrambi i casi (anche se Facebook consente di selezionare le pagine i cui post vogliamo vedere in cima alla home quando ci connettiamo) e' difficile imbattersi subito in informazioni che ci interessino davvero o ci diano un quadro immediato e sintetico di quel che sta succedendo nel mondo. La funzione 'Discover' di Snapchat consente invece un accesso molto piu' funzionale e immediato a un'offerta editoriale, selezionata da un team apposito, ricca ma non pletorica. C'e' ovviamente la possibilita' di iscriversi ai canali delle testate presenti, che includono colossi del calibro di Cnn, Mtv, National Geographic, New York Times, Daily Mail e Vice.

TUTTI 'CITIZEN JOURNALISTS' CON LE "LIVE STORIES" - 'Discover' ha recentemente integrato 'Live Stories', un servizio preesistente che consentiva a chiunque di girare un video su un avvenimento in corso, come una manifestazione sportiva o un comizio politico. I video piu' meritevoli vengono scelti dal team editoriale e inclusi in una selezione calibrata a livello locale, ovvero ognuno avra' accesso a 'storie' inviate da iscritti provenienti dalla sua area.

L'ENTUSIASMO NON E' PERO' UNANIME L'entusiasmo degli investitori potrebbe pero' scontrarsi con un modello di business incapace di generare utili, come gia' accaduto con Twitter. Snapchat nel 2016 ha prodotto ricavi per. Il gruppo californiano non ha mai chiuso un bilancio in utile dalla sua fondazione e ha avvertito che "potrebbe non raggiungere o mantenere la profittabilita'". Secondo Trip Chowdry, analista di Global Equity Research, il valore di Snapchat, o almeno le cifre che girano nella comunita' finanziaria, sono "iperinflazionate". "Siamo alla fine del boom dei social media", ha scritto Chowdry in una lettera agli investitori, "la durabilita' e assente in Snapchat. E' la prossima Groupon, la prossima Zynga, la prossima GoPro, la prossima Fitbit".

E' L'UNICO CONCORRENTE CHE FACEBOOK TEME... - Buona parte delle app di messaggistica e dei social network rientra in due categorie: quelli che sono stati comprati da Facebook (Whatsapp, Instagram) e quelli che sono stati schiacciati dall'impossibilita' di competere con Menlo Park (ieri MySpace, oggi Twitter). Nel novembre 2013 Mark Zuckerberg busso' alla porta dell'allora ventitreenne Evan Spiegel, oggi il miliardario piu' giovane degli Usa, con un assegno da tre miliardi di dollari per vedersi rispondere picche. Da allora Facebook ha cercato in tutti i modi di offrire servizi simili a Snapchat ma gli utenti hanno sempre preferito l'originale. Nel 2014 venne lanciata Slingshot, anch'essa un app per inviare messaggi che si cancellano dopo la lettura. Il flop fu tale da causare lo scorso dicembre non solo il ritiro di Slingshot dal mercato ma addirittura la chiusura di tutta la divisione Creative Labs, dedicata allo sviluppo di app innovative. Risale invece allo scorso agosto l'aggiunta ad Instagram di una funzione 'Stories' del tutto ricalcata su quella analoga presente su Snapchat.

... E SI PREPARA A COLPIRE GOOGLE DOVE FA PIU' MALE - Ritirati lo scorso anno dalla produzione, i Google Glass sono stati una delle piu' clamorose scommesse fallite della storia della Silicon Valley. Mountain View non vuole ammettere la sconfitta e punta a rilanciare il progetto al momento giusto. Ma questo momento potrebbe non arrivare mai se gli spazi di mercato verranno chiusi da Spectacles, gli occhiali smart che Snapchat ha lanciato sul mercato a novembre a un prezzo piu' che accessibile (130 dollari contro i 1.500 dei Google Glass). E' ancora troppo presto per analizzare dati di vendita ufficiali ma su eBay sarebbe gia' boom. Gli Spectacles si presentano come degli occhiali da sole, dalla linea anche piuttosto elegante. In alto, sul lato esterno della lente destra, c'e' "una delle telecamere wireless piu' piccole del mondo", mentre vicino alla lente sinistra c'e' un interruttore con una lucina che si accende quando la telecamera e' in funzione, avvertendo cosi' le persone vicino a noi che stanno venendo riprese (con i Google Glass non accadeva). I video vengono poi trasferiti direttamente all'app. La vera innovazione sta pero' nella telecamera, che offre una visione "circolare" analoga a quella dell'occhio umano. Il futuro di Snapchat passera' soprattutto per l'evoluzione della tecnologia per le riprese video. Non e' un caso se la casa madre Snap Inc. si presenta come una "camera company". E non e' un caso nemmeno che il presidente di Snap, Michael Lynton, si sia licenziato definitivamente da Sony, dove era il capo della sezione entertainment, per dedicarsi a tempo pieno alla nuova creatura. Se le prossime grandi rivoluzioni saranno la realta' virtuale e la realta' aumentata, Snapchat intende viverle da leader.

Tags:
snapchat in borsa





in evidenza
Affari in Rete

MediaTech

Affari in Rete


in vetrina
Svolta meteo: ecco quando termina il freddo e torna il caldo

Svolta meteo: ecco quando termina il freddo e torna il caldo


motori
Ford Pro rinnova l'E-Transit 100% elettrico

Ford Pro rinnova l'E-Transit 100% elettrico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.