Caffè dipendenti? Lo dice la genetica: nel Dna c'è proprio il "gene del caffè"
"Caffeinomani" o bevitori moderati? E' scritto nel Dna: ecco svelato qual è il gene del caffè
Dipendenza da caffè? Se c'è chi ha bisogno di 5 o più caffè al giorno e chi invece riesce ad accontentarsi di meno tazzine, dipende dal Dna.
Ecco il "gene del caffè". Uno studio internazionale, a cui hanno partecipato anche ricercatori dell'Universita' di Trieste e dell'Istituto pediatrico Burlo Garofolo, ha individuato un gene che pare essere collegato alla capacita' di metabolizzare la caffeina. Si chiama PDSS2 e quando presente in una particolare variabile induce a consumare meno caffe', perche' la caffeina potrebbe essere metabolizzata lentamente e rimanere quindi di piu' nell'organismo. Per arrivare a queste conclusioni, pubblicate sulla rivista Scientific Reports, i ricercatori hanno esaminato le informazioni genetiche di 370 abitanti di un piccolo villaggio nel Sud Italia e di 843 persone provenienti da 6 paesi del Nord Est della Penisola.
Quanti caffè al giorno? Lo dice la variante genetica
A ognuno e' stato chiesto di completare un sondaggio che comprendeva una domanda sulle tazzine di caffe' bevute ogni giorno. Il team ha scoperto che le persone con la variante genetica in PDSS2 tendevano a consumarne meno, rispetto alle persone senza variante. L'effetto e' stato mediamente pari a circa una tazza di caffe' in meno al giorno. Lo studio e' stato replicato su un gruppo di 1.731 persone dei Paesi Bassi e i risultati sono stati simili.