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Medicina
Il Coronavirus si moltiplica 1000 volte di più nella gola del virus Sars

Il Coronavirus in tre mesi ha praticamente bloccato il mondo, ha costretto milioni di persone a chiudersi in casa e ha portato morte dappertutto. Ma come ha fatto, quali sono state le leve scatenanti di questo nemico invisibile? Fino ad ora il mondo scientifico ha risposto solo parzialmente ma ora uno studio tedesco, pubblicato sulla rivista scientifica Nature, fa ulteriore chiarezza.

Le prime indicazioni confermano che il nuovo patogeno si moltiplica molto di più e con una velocità quasi dimezzata dell’altro virus,quello della Sars apparso in Cina nel 2002.

Il Coronavirus più forte nella carica virale rispetto a quello della Sars

Inoltre la carica virale del nuovo Coronavirus è mille volte superiore e la velocità di replica, quando si inserisce nella gola è , nella prima settimana di contagio, fortemente attiva.

Il team tedesco dell’ospedale di Schwabing-Munich, che ha realizzato lo studio, ha analizzato orina, espezioni, polmoni, sangue e feci dei pazienti per comprendere il comportamento del virus.

Nei contagi lievi i ricercatori hanno trovato il virus attivo nella gola e nei polmoni solo all’ottavo giorno dall’inizio dei sintomi. Il virus della Sars invece raggiungeva il picco di vitalità tra i primi 7 e 10 giorni dall’inizio dei sintomi.

La differenza è sostanziale in quanto la rapida e potente crescita del virus nella gola converte queste persone in vere e proprie bombe a orologeria nella propagazione.

Questa pericolosità è stata rivelata soprattutto in Cina che ha attribuito lo sviluppo della malattia a queste bombe, persone portatrici invisibili ma senza sintomi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha consigliato le mascherine, soprattutto se si hanno sintomi o starnuti.

Il Coronavirus più forte nella carica virale rispetto a quello della Sars

Il nuovo Coronavirus, così come quello della Sars, utilizza la medesima porta di entrata nell’organismo: la proteina ACE2 che si trova sulla superficie delle cellule polmonari.

Ora lo studio tedesco apre la possibilità che il Covid-19 apra un’altra porta, quella della gola.

Tra le buone notizie di questo studio, quella che il virus non è stato riscontrato nel sangue, né nelle urine e nemmeno nelle feci.

Inoltre è stato notato che l’apparizione degli anticorpi generati dal corpo per difendersi non implicano l’eliminazione immediata del virus.

Tra i pazienti esaminati nello studio molti hanno registrato una perdita dell’olfatto e del gusto.

Una volta che è all’interno della cellula umana il Coronavirus può produrre 100000 repliche di se stesso in sole 24 ore.

Nello studio dei pazienti tedeschi si dice che il virus attacca il corpo umano in due modi. Il  primo, concentrato nella gola e con sintomi lievi faciliterebbe la propagazione esplosiva del virus in un tempo successivo. Il secondo, in cui la moltiplicazione del virus avviene nei polmoni, come nella Sars, con polmoniti che spesso diventano letali.

Nelle ultime indicazioni gli autori dello studio suggeriscono che, nei casi lievi i medici potrebbero dare il via libera all’uscita dall’ospedale a partire dal decimo giorno. Mentre per evitare un piccolo rischio residuale in infettività i ricercatori raccomandano l’isolamento domiciliare fino alla totale guarigione.

 

 

 

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