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Medicina
L'assistenza sanitaria va connessa La medicina migliora con Internet

Ecco l'intervento di Franz van Houten, ceo di Philips, al World Economic Forum

Un sistema sanitario "connesso" è la chiave per lo sviluppo del benessere. Il settore sanitario è cambiato drasticamente negli ultimi decenni. Ricerca e sviluppo hanno portato a nuove incredibili cure, a potenti strumenti di diagnostica e ad una importante crescita in termini di conoscenza. C'è stata una proliferazione di specializzazioni mediche e di fornitori di servizi sanitari para medici. Anche il paziente è cambiato diventando un protagonista attivo, alla ricerca di cure ed alternative migliori, anche all'estero, se necessario.

Le cure sanitarie sono diventate sì più efficaci, ma la gestione più complessa e costosa.
Crescita demografica ed invecchiamento della popolazione stanno incidendo significativamente sul sistema sanitario che è già sotto pressione per far fronte alle malattie croniche come il cancro e il diabete. E gli operatori sanitari operano spesso senza una gestione condivisa, collaborativa e proattiva nella cura del paziente, che porta ad uno spreco di risorse pari a 750 miliardi di dollari l'anno nei soli Stati Uniti.
Se vogliamo garantire che l'assistenza sanitaria rimanga accessibile e ampiamente disponibile per le generazioni future, abbiamo bisogno di un ripensamento radicale di come eroghiamo e gestiamo i servizi di assistenza sanitaria.

Come "mettere in rete" l'assistenza sanitaria?
Fondamentalmente, in un mondo dove ormai tutto è digitale e collegato ad Internet, l'assistenza sanitaria deve diventare "connessa". Per i dottorie gli operatori dovrebbe diventare facile poter di condividere i dati medici con colleghi di tutto il mondo. I sistemi e i dispositivi medici ospedalieri dovrebbero essere in grado di comunicare e condividere più fonti di informazione. Una nuova generazione di "tecnologie per l'healthcare"studiate per la salute della persona - come ad esempio i sensori indossabili - potrebberoin automatico avvertire il medico di un potenziale problema di salute del paziente prima che si trasformi in un episodio acuto.

Il concetto di sanità connessa sta lentamente diventando una realtà. Philips, per esempio, ha sviluppato una tecnologia che consente ai medici di condividere digitalmentei dati di una biopsia di cancro alla prostata, con colleghi di tutto il mondo. In passato, la biopsia poteva essere condivisa solo fisicamente, che significava avere la diagnosi del tipo esatto di cancro alla prostata per cui i chirurghi optavano per la chirurgia invasiva per evitare qualsiasi dubbio sulla diagnosi. Ora, team di medici in tutto il mondo possono lavorare insieme su una diagnosi più accurata e creare il piano di trattamento ottimale che risponda alle precise necessità di cura di ogni singolo paziente.

Una sanità connessa cambia anche l'esperienza del paziente: migliore prevenzione, diagnosi più rapide, ospedalizzazioni più brevi, e la prospettiva di un vita più lungain salute e benessere.
Per determinate patologie e malattie, quando i pazienti ritornano in ospedale, possono portare con sé utili dati sui propri parametri vitali che possono essere registrati dai dispositivi indossabili. I pazienti stessi possono continuare a monitorare come progredisce il trattamento e i dati possono essere integrati con le cartelle cliniche per fornire utili le linee guida per la salute oppure fotografare un episodio specifico in una giornata. Grazie a questo sostegno reso possibile dalla tecnologia, i pazienti si sentono più responsabilizzati nel gestire la propria salute.

Un sanità connessa in rete darà accesso alle cure ad un maggior numero di persone, soprattutto nei paesi in via di sviluppo e nelle aree rurali. In Indonesia, che ha uno dei più alti tassi di mortalità infantile al mondo, ostetriche nella zona rurale di Medan ora raccolgono i dati clinici di donne in gravidanza grazie ad una app. Questi dati vengono trasmessi in rete ed analizzati da ostetrici e ginecologi in altre aree geografiche, consentendo alle donne ad alto rischio di essere trattate in modo opportuno e tempestivamente.
In Uganda, le ostetriche nei centri sanitari dei villaggi possono trasmettere le ecografie a colleghi specialisti lontani, riuscendo quasi a raddoppiare il numero dei neonati che un operatore sanitario qualificato riesce a gestire.

Il passaggio a questo nuovo paradigma di healthcare connesso deve essere ben gestito, per cui l'accesso alle cure deve essere ampliato, i risultati e la produttività migliorati. Se saremo in grado di operare questa trasformazione nel settore della sanità, potremo migliorare la vita di miliardi di persone, creare società sane, ridurre i costi e aumentare la crescita economica.

Healthcare si inserisce nel concetto più ampio di "continuum health".
I mercati professionale e consumer dell'healthcare stanno convergendo verso un unico concetto di "continuum health" grazie alle tecnologie che consentono di accompagnare e sostenere il benessere della persona senza soluzione di continuità nelle varie fasi e situazioni della vita dell'individuo.
Questo "continuum" inizia con la prevenzione e con il sostegno per una vita sana, che da un lato permette alle persone di prendere coscienza e controllo sullo stato della propria salute e dall'altro permette ai Paesi di migliorare la salute della popolazione complessiva. Successivamente, il continuum comprende sistemi di diagnosi più avanzati e trattamenti meno invasivi, riuscendo ad ottimizzare sui costi e la qualità dei servizi. Infine, il continuum comprende il percorso di guarigione e l'assistenza domiciliare, che significa portare le cureal di fuori dell'ospedale diventando più comode e convenienti. La teleassistenza permetterà ai pazienti di riprendere di nuovo una vita sana ed evitare ricadute.

Governi, medici, pazienti e operatori sanitari tutti hanno bisogno di lavorare insieme per applicare questo concetto di "salute e benessere continuo".

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