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Medicina
Spondiloartriti, Novartis annuncia nuovi dati relativi a secukinumab

Novartis ha annunciato oggi che presenterà una serie di dati a cinque anni provenienti dalle estensioni in corso degli studi di fase III FUTURE 1 e MEASURE 1, condotti con il secukinumab rispettivamente in pazienti con artrite psoriasica e con spondilite anchilosante.

I nuovi dati saranno presentati a Chicago, in occasione del meeting annuale 2018 dell’American College of Rheumatology/Association of Rheumatology Health Professionals (ACR/ARHP).

La spondilite anchilosante e l’artrite psoriasica hanno un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti, e richiedono un trattamento completo, in grado di affrontare tutte le manifestazioni della malattia”, ha affermato il professor Georg A. Schett, Professore e Direttore del Dipartimento di Medicina, Reumatologia e Immunologia presso l’Università di Erlangen-Nuremberg. “La presentazione dei dati a lungo termine nell’artrite psoriasica e nella spondilite anchilosante supporta il ruolo centrale del secukinumab nella gestione a lungo termine di queste patologie complesse e variegate”.


I nuovi dati a lungo termine degli studi FUTURE 1 e MEASURE 1 confermano che il secukinumab fornisce miglioramenti costanti fino a cinque anni dei segni e dei sintomi di artrite psoriasica e di spondilite anchilosante. Nel corso dello studio FUTURE 1, rispettivamente l’83 e il 94% dei pazienti con artrite psoriasica hanno raggiunto la totale risoluzione di entesite e dattilite. Oltre l’80% dei pazienti che sono entrati nelle fasi di estensione di entrambi gli studi ha portato a termine il periodo di cinque anni, con un profilo di sicurezza coerente con quelli segnalati in precedenza.

Questi dati si aggiungono ai risultati dello studio SCULPTURE, in cui due terzi dei pazienti trattati con il secukinumab non hanno riportato alcun impatto della malattia cutanea sulla qualità della loro vita nell’arco di un periodo di cinque anni.


L’artrite psoriasica (PSA) e la spondilite anchilosante (SA) sono entrambe patologie debilitanti, croniche e progressive, che possono avere un impatto significativo sulla mobilità – e quindi sulla qualità della vita – dei pazienti. Di conseguenza, pazienti e medici sono sempre più alla ricerca di trattamenti che dimostrino un’efficacia duratura, a fronte di un profilo di sicurezza favorevole. Il secukinumab fornisce un trattamento duraturo e completo, attraverso l’inibizione mirata di IL-17A, un’importante citochina coinvolta nello sviluppo della spondiloartrite e delle malattie psoriasiche.


“I dati a cinque anni sono spesso considerati un benchmark per la dimostrazione di efficacia e sicurezza a lungo termine”, ha dichiarato Eric Hughes, Global Development Unit Head della divisione Immunologia, Epatologia e Dermatologia. “Aggiungendo i dati a cinque anni nell’artrite psoriasica e nella spondilite anchilosante a quelli, sempre a cinque anni, già riportati nella psoriasi, siamo in grado di consolidare il robusto profilo del secukinumab e di ridisegnare lo standard terapeutico per i pazienti che cercano un trattamento completo per la spondiloartrite e la malattia psoriasica”.


Lo studio FUTURE 1
FUTURE 1 è uno studio registrativo di fase III di due anni, multicentrico, randomizzato, controllato con placebo e condotto per valutare l’efficacia del secukinumab nei pazienti con artrite psoriasica attiva. FUTURE 1 ha arruolato 606 pazienti con artrite psoriasica attiva e ha valutato il secukinumab con dosaggio di carico per via endovenosa (10 mg/kg) e con dosaggio di mantenimento per via sottocutanea (75 mg e 150 mg). L’endpoint primario ha valutato lasuperiorità del secukinumab rispetto al placebo nella percentuale di pazienti che hanno ottenuto una risposta ACR 20 alla settimana 24. Dalla settimana 16, i pazienti nel braccio placebo sono stati nuovamente randomizzati a ricevere il secukinumab 75 mg o 150 mg o alla settimana 16 o alla 24, in base alla risposta clinica.

460 pazienti in totale hanno partecipato a un periodo di estensione di tre anni successivo allo studio iniziale di due anni. Oltre l’80% dei pazienti che vi hanno preso parte ha completato i cinque anni di trattamento con il secukinumab. Il secukinumab ha fornito fino a cinque anni miglioramenti costanti dei segni e dei sintomi di artrite psoriasica – ivi inclusa la risoluzione totale di entesite e dattilite – rispettivamente nell’83 e nel 94% dei pazienti. L’efficacia è migliorata in modo proporzionale all’aumento graduale della dose del secukinumab a 150 mg o 300 mg nel corso dello studio. Il profilo di sicurezza del secukinumab si è dimostrato coerente con quello osservato in precedenza nelle sperimentazioni cliniche su indicazioni multiple.


Lo studio MEASURE 1
MEASURE 1 è uno studio di fase III di due anni, multicentrico, randomizzato, controllato con placebo, che ha valutato l’efficacia e la sicurezza del secukinumab in pazienti con spondilite anchilosante attiva. Gli endpoint primari hanno valutato la superiorità del secukinumab rispetto al placebo alla settimana 16 in pazienti che hanno ottenuto un miglioramento di almeno il 20% nella risposta ASAS 20 (valutazione dei criteri di risposta della Spondyloarthritis International Society).

Dalla settimana 16, i pazienti nel braccio placebo sono stati nuovamente randomizzati al secukinumab 75 mg o 150 mg, in base alla risposta ASAS 20, con i non responder ri-randomizzati alla settimana 16 e i responder alla settimana. 290 pazienti su 371 hanno completato lo studio, dopo di che 274 pazienti sono entrati in un periodo di estensione di tre anni. Oltre l’80% dei pazienti che hanno partecipato alla fase di estensione dello studio ha completato i cinque anni di trattamento con il secukinumab. Il 56% dei pazienti trattati con il secukinumab 75 mg ha continuato con il secukinumab 150 mg dopo la settimana 168. I miglioramenti nelle risposte ASAS 20 e ASAS 40 sono stati mantenuti fino a cinque anni in tutti i bracci di dosaggio. Nel braccio di aumento della dose, le risposte ASAS 20 sono migliorate dal 74% del secukinumab 75 mg all’82% del secukinumab 150 mg dopo 72 settimane. Il profilo di sicurezza del secukinumab si è dimostrato coerente con quello osservato in precedenza nelle sperimentazioni cliniche su indicazioni multiple.

Secukinumab
Il secukinumab è il primo trattamento interamente umano che inibisce specificamente l’IL-17A, un’importante citochina coinvolta nell’infiammazione e nello sviluppo di spondilite anchilosante, artrite psoriasica e psoriasi. L’IL-17A viene prodotta da diverse cellule sia del sistema immunitario innato (che può essere innescato da stress meccanico) sia del sistema immunitario adattativo. A oggi, il secukinumab è stato prescritto a oltre 160.000 pazienti in tutto il mondo ed è in corso di valutazione in 100 studi, ivi incluso un esaustivo programma di prove cliniche testa-a- testa.

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    spondiloartriti; novartis; secukinumab




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