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Medicina
"The Beauty of Imaging" ci porta a spasso nel tempo: l'introduzione del bario

Abbiamo parlato ieri dell'importanza dei raggi X inventati nel 1895 da Röntgen. La possibilità di capitalizzarne il potenziale per giungere a diagnosi precoce di numerose malattie e quindi intervenire tempestivamente con le cure necessarie, è strettamente legata all'introduzione dei mezzi di contrasto, a partire dalla prima decade del Novecento.

I mezzi di contrasto (spesso abbreviati in “m.d.c.” e detti anche “agenti di contrasto”) sono sostanze capaci di modificare il modo in cui una regione analizzata appare in una immagine medica. Come suggerisce il loro stesso nome, servono ad alterare il contrasto di un organo, di una lesione o di qualsiasi altra struttura rispetto a ciò che la circonda, in modo da rendere visibili dettagli che altrimenti non si potrebbero osservare.

Ogni tecnica di imaging ha i propri mezzi di contrasto; che necessariamente hanno caratteristiche diverse dipendentemente dal metodo di formazione delle immagini, ma anche sull'assorbimento dei raggi X da parte dei tessuti e quindi dalla densità della regione anatomica interessata.


Il solfato di bario è il sale di bario dell'acido solforico. A temperatura ambiente si presenta come un solido finissimo bianco inodore. Il suo utilizzo in medicina si basa sulla sua elevata insolubilità e sulla sua opacità ai raggi X, in virtù di un numero atomico relativamente alto (Z = 56). 

Queste caratteristiche l'hanno reso uno strumento di fondamentale importanza nella pratica medica, attraverso la sua ingestione da parte del paziente, che poi viene sotto posto a radiografia all'addome.

L'esame radiologico così eseguito possiede un'elevata capacità diagnostica, soprattutto per quanto riguarda le ulcere o le formazioni patologiche adiacenti al tubo digerente che, occupando spazio al di fuori del suo lume, possono dislocare i visceri, infiltrarne le pareti o alterarne la canalizzazione.
 
Si potrebbe leggere un aspetto paradossale nel fatto che il solfato di bario è, a rigore, velenoso per l'uomo: tuttavia, la sua scarsissima solubilità lo rende di fatto innocuo, viene espulso senza problemi dal paziente, che anzi spesso deve a lui la corretta diagnosi del proprio problema e l'inizio del processo di cura.

Usato per indagare stomaco e intestino, va evitato nelle sospette occlusioni intestinali (in quanto può solidificare, andando a formare baritomi di difficile risoluzione chirurgica) o nelle perforazioni (in quanto irrita la sierosa peritoneale, provocando una delle più gravi forme di peritonite - la fibroplastica).


THE BEAUTY OF IMAGING


Credits:
A cura di FeelRouge Worldwide Shows
Supervisione artistica: Marco Balich
Design e progetto di allestimento: Studio GIO' FORMA
Direzione dei contenuti: Mauro Belloni
In collaborazione con: 
Centro Diagnostico Italiano
Fondazione Bracco

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Orari di apertura:
31 MAGGIO - 2 LUGLIO
Dal Martedì alla Domenica h 10.30 - 20.30
TRIENNALE DI MILANO
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INGRESSO LIBERO - FREE ENTRY

Tags:
the beauty of imaging a spasso nel tempo bario bracco




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