Brasiliana uccisa, sangue sull'auto del pilota
Su una delle auto nella disponibilità di Claudio Grigoletto, in custodia cautelare in carcere per l'omicidio di Marilia, a Gambara (Brescia), i carabinieri del Ris avrebbero trovato tracce del sangue della vittima. Il Ris per tutta la giornata di ieri ha analizzato la scena del crimine, l'ufficio della Alpi aviation do Brasil a Gambara; poi le analisi si sono concentrate su tre auto poste sotto sequestro, quella della vittima e due del presunto omicida.
Intanto Claudio Grigoletto resta in custodia cautelare in carcere perché "ha dimostrato una totale assenza di scrupoli nel porre in essere un’azione criminosa gravissima e violenta, in danno ad una giovane donna incinta, peraltro debilitata dalla difficile gravidanza". Non solo: rimane in carcere, in attesa di un eventuale ricorso al Riesame, anche per il "concreto pericolo di fuga" ed un "altrettanto concreto pericolo di reiterazione dei delitti".
E poi, scrive ancora il gip Francesco Nappo nell’ordinanza con cui ha convalidato il fermo del 32enne per omicidio e interruzione di gravidanza, Grigoletto ha una "personalità negativa" evidenziata dalla "particolare gravità" e dalle "modalità" di svolgimento assolutamente allarmanti del delitto.
Anche di fronte al giudice, nell’udienza di convalida del fermo in carcere, l’uomo ha negato qualsiasi responsabilità. Ha invece spontaneamente ammesso che sì, aveva una relazione con Marilia Rodrigues Silva Martin, 29 anni, strangolata con le mani in ufficio a Gambara (Brescia), e che sapeva di essere il padre del piccolo che la donna aveva in grembo: la conferma è già arrivata dalla prova del Dna. Questo, secondo gli inquirenti, il probabile movente: Grigoletto voleva eliminare "un ostacolo alla ritrovata serenità familiare".