Cadavere in uno stabile di clochard a Milano. E' polemica
Il cadavere di un uomo è stato trovato ieri alle 22.40 in via Adriano, in uno stabile in disuso abitualmente occupato da clochard di varie etnie. Si tratta di un marocchino di 25 anni, sarebbe precipitato dalla tromba delle scale della ex scuola elementare, accertamenti sulle cause sono tuttora in corso, ad occuparsene gli agenti di Polizia allertati dal personale del 118. Tra le ipotesi al vaglio anche quella che ieri sera la vittima fosse in compagnia di altri senzatetto, tutti ubriachi e che, perché spinta o inciampata, sia poi precipitata.L'ambulanza giunta sul posto ha potuto solo constatare il decesso del giovane nordafricano presumibilmente morto nell'impatto con il suolo.
"Il ritrovamento di un cadavere nella zona di Via Adriano - commenta Silvia Sardone, membro della segreteria regionale di Forza Italia e consigliere di zona - riporta l'attenzione sulla situazione difficile del quartiere. Da tempo sono segnalate occupazioni sia nell'edificio teatro della morte del cittadino nordafricano sia nei fabbricati limitrofi. Sbandati e delinquenti sono ormai abituali frequentatori di questi stabili che diventano zona di spaccio o luogo per passare la notte sotto un tetto. Ho presentato mozioni e interrogazioni sull'aumento sconsiderato di occupazioni abusive proprio in questi edifici senza alcun riscontro, purtroppo, da parte del Comune. Si tratta di palazzi abbandonati da cui spesso partono anche spedizioni per furti nelle abitazioni del quartiere. I cittadini sono esasperati dal disinteresse dell'amministrazione visto che proprio in questi giorni il Comune ha risposto a un'interrogazione, partita dalla segnalazione degli abitanti della zona, a proposito della criminalità crescente intorno al supermercato attaccato all'edificio dove è stato ritrovato il cadavere. Il Comune ha negato la presenza di malintenzionati nonostante ci fosse stata persino una raccolta firme tra le mamme del vicino asilo, il cui giardino, nelle ore notturne, diventa spazio abituale per senzatetto e spacciatori. Per la giunta di sinistra questo quartiere è tranquillo e senza problemi, eppure sono numerosi i segnali di una situazione esplosiva. A giugno 400 persone sono scese in strada, in maniera autonoma, per protestare contro gli insediamenti rom mentre la settimana scorsa c'è stato un incendio nelle villette di Via Tognazzi, da tempo luogo privilegiato per occupazioni notturne e ora pure il cadavere in Via Adriano. Non è possibile continuare a subire passivamente l'aumento della criminalità in zona nè consentire che il quartiere, con i suoi numerosi edifici abbandonati, diventi la zona preferita per sbandati di ogni nazionalità. Siamo stufi di un Comune che a ogni segnalazione fa finta che i problemi siano ingigantiti dai cittadini o addirittura li nega in maniera scandalosa. Il Quartiere Adriano - conclude Sardone - rischia di essere inteso come periferia abbandonata, alimentando la percezione che possa diventare rifugio sicuro per malviventi e sbandati"
“Sono due anni che abbiamo comunicato all'Aler la nostra piena disponibilità a prenderci in carico l’area di via Adriano 60 dove ieri è stato rinvenuto il cadavere di un uomo. L’amministrazione comunale si è offerta infatti di concludere la bonifica dell’area, al posto dell'Aler inadempiente, con l’obiettivo di realizzare il futuro Centro scolastico. A ora tutto ciò non è stato possibile perché l'Aler ritiene imprescindibile la valorizzazione delle volumetrie, opponendosi al trasferimento dell’area. Anche in questo caso l'Aler ha abdicato alla funzione sociale che avrebbe dovuto e dovrebbe invece caratterizzarla, lasciandosi tentare da operazioni immobiliari non proprie e peraltro senza futuro in quell’area”. Lo ha dichiarato il vicesindaco del Comune di Milano con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris. -
In riferimento a quanto dichiarato dall’assessore De Cesaris circa la la presa in carico dell’area di via Adriano, Aler Milano sottolinea l’esistenza di uno specifico accordo di programma siglato dallo stesso Comune di Milano, da Aler e da Regione Lombardia, finalizzato alla valorizzazione di quell’area. L’Azienda aveva infatti acquistato la superficie per 15.700.000 euro. Ciò premesso, si precisa che Aler Milano - come già manifestato in svariate precedenti occasioni - è disposta a cedere l’area in questione, come confermato dalla proposta di permuta già inviata al Comune, che consentirebbe all’Amministrazione la piena disponibilità della superficie. Aler Milano è perciò assolutamente favorevole al passaggio di proprietà dell’area, purché vengano rimborsati all’Azienda i costi sostenuti per l’acquisizione della stessa, che non può essere ceduta a costo zero, per evidenti ragioni di responsabilità erariale.