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Caso Diasorin: Riesame rigetta il ricorso di Fontana ma distrugge le chat

Caso Diasorin: Riesame rigetta il ricorso di Fontana ma distrugge le chat

Il Tribunale del Riesame di Pavia ha rigettato il ricorso del presidente della Lombardia, Attilio Fontana, nell'ambito dell'indagine sull'accordo Diasorin-San Matteo per i test sierologici. I legali del governatore, che non risulta indagato, si erano infatti opposti alle modalita' del blitz della Gdf con il relativo sequestro dei contenuti del suo cellulare (e di quello di altri, tra cui l'assessore al Welfare, Giulio Gallera), sostenendo che non aveva rispettato i principi di proporzionalita' e adeguatezza. Le difese avevano richiesto la revoca del sequestro del materiale, specificando che tra le conversazioni messe agli atti c'erano anche chat riservate con parlamentari e rappresentanti del Governo, che esulavano dal tema delle indagini. Inoltre avevano cercato di dimostrare che i messaggi con il presidente dell'ospedale San Matteo, Alessandro Venturi, si limitavano a condivisione di articoli e scambio di auguri. Proprio ieri la stessa difesa aveva depositato una consulenza di parte in cui aveva inserito copia delle chat estrapolate con parole chiave pertinenti alla vicenda, per suffragare la sua versione. 

Il Riesame pavese ha stabilito invece che il blitz e il sequestro sono stati eseguiti correttamente, ma ha disposto la distruzione della copia forense di chat e messaggi che risultano fuori dall'interesse del procedimento. Soprattutto per quest'ultima parte della pronuncia del Riesame esprime soddisfazione la difesa di Fontana, guidata dall'avvocato Jacopo Pensa: "Siamo contenti cosi'. Avevamo come obiettivo quello di limitare le conversazioni acquisite", ha detto al telefono con l'AGI. L'inchiesta pavese - pm Mario Venditti e Paolo Mazza - si concentra sull'ipotesi di turbata liberta' nella scelta del contraente, e peculato: gli inquirenti sono convinti che l'istituto di ricerca e cura abbia messo a disposizione di un'azienda privata, la multinazionale farmaceutica, le risorse materiali e immateriali pubbliche, garantendole un 'parco' di pazienti e ricercatori per sperimentare i test sierologici, in cambio di royalties per ogni pezzo venduto, una volta validato e messo sul mercato il prodotto. 

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