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Comunioni e cresime in diretta streaming (ma più ignoranti)
Prima comunione

Comunioni e cresime in diretta streaming (ma più ignoranti)

Ma che cosa sta succedendo in Arcidiocesi a Milano? Le Prime Comunioni sono diventate un problema. Siamo in piena estate, i bambini non hanno avuto la possibilità di formarsi al Catechismo, la celebrazione di questo Sacramento che di solito si tiene nel periodo tra maggio e giugno è slittata in avanti. Così avanti che sui gruppi Whatsapp del Catechismo, adesso, si parla del 20 settembre come periodo per le Prime Comunioni. E questo sulla base di una preparazione praticamente nulla, che non è proprio quello che la Chiesa richiede in materia. Ma l’Arcidiocesi che cos’aveva deciso in tempi non sospetti? L’Avvocatura dell’Arcidiocesi di Milano, con apposito documento del 4 maggio scorso, aveva stabilito: 

CELEBRAZIONI DELLE PRIME COMUNIONI E DELLE CRESIME

Al termine dell’emergenza sanitaria, i Parroci e i Responsabili delle Comunità Pastorali insieme con le loro comunità educanti decideranno quando celebrare le Prime Comunioni. Per le Cresime, se le date fissate saranno praticabili esse resteranno immutate, altrimenti saranno posticipate (il documento può essere consultato QUI). Tocca ai parroci decidere. Ma un’ulteriore nota per la celebrazione dei Sacramenti firmata dal vicario pastorale monsignor Franco Agnesi, nota senza data, è consultabile QUI. Quanto alle date, ad oggi possiamo al più auspicare e presumere che Prime Comunioni e Cresime si possano celebrare tra settembre e novembre, prima dell’inizio dell’Avvento. Questo consentirebbe di prevedere una adeguata preparazione prossima per i ragazzi e le loro famiglie. Ai ragazzi della Prima Comunione si aprirebbe poi l’anno di formazione verso la Cresima; i cresimati invece potrebbero iniziare il percorso preadolescenti, le cui Linee guida sono state presentate in questi giorni. Ma quanti parenti per la celebrazione e, in particolare, della Cresima? Molto pochi.

Al punto 3 della Nota firmata da Agnesi si stabilisce che: Dovendo fare i conti con la ridotta capienza delle chiese, per non moltiplicare inopportunamente i turni per la celebrazione della Cresima, si chieda ai ragazzi e alle loro famiglie il sacrificio di una partecipazione limitata allo stretto nucleo familiare; e si provveda a garantire, dove possibile, la trasmissione in streaming della celebrazione. Si valuti pertanto con particolare interesse la possibilità di celebrazioni all’aperto, più sicure sotto il profilo sanitario e favorevoli per una partecipazione più ampia. Insomma: non sappiamo come i nostri figli torneranno a scuola a settembre ma l’Arcidiocesi ha fretta di celebrare Comunioni e Cresime. Con quale preparazione dei ragazzi è lecito dubitarne. E poi ci lamenta dell’ignoranza religiosa e, soprattutto, della poca pratica religiosa. Fate voi.

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