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Coronavirus, analisi dei dati lombardi. Bergamo e Lodi, mortalità sospetta

Coronavirus, analisi dei dati lombardi. Bergamo e Lodi, mortalità sospetta

Su 128286 tamponi effettuati, oggi il totale dei positivi in Lombardia è 46065, con un aumento di 1292 casi rispetto a ieri. In terapia intensiva ci sono 1351 (+9) pazienti. I decessi sono in tutto 7960 (+367). I ricoverati non in terapia intensiva sono 11762 (-165), i dimessi sono 24992 di cui 12229 con un passaggio in ospedale. A livello provinciale questi i dati: Como 1205 (+18), Varese 1002 (+65), Monza Brianza 2633 (+90), Milano 10004 (+482) di cui 4018 (+203) a Milano città. Lodi 2189 (+32), Pavia 2285 (+105), Sondrio 517 (+33), Lecco 1552 (+36), Bergamo 9171 (+132), Brescia (+159), Mantova 1782 (+46), Cremona 3974 (+33). SCARICA TUTTI I DATI E L'ANALISI DEI NUMERI: Vai al file L'elaborazione dei numeri è stata preparata da Samuele Astuti, Professore presso l'università Carlo Cattaneo e Consigliere Regionale Lombardia del PD, sulla base dei dati ufficiali pubblicati da Regione Lombardia. Di seguito le conclusioni del consigliere dopo l'analisi dei dati.

"Il numero dei tamponi pubblicato - commenta Astuti - continua a variare giorno per giorno: oggi è simile a quello indicato ieri, ma sono numerose (quasi 2400, il più alto valore mai registrati) le analisi ancora in corso. L’esito di questi test può spostare in maniera significativa l’analisi della situazione. Come sempre la grande volubilità di questo numero impone una grande prudenza nell’analisi degli andamenti perché potrebbero esserci variazioni sostanziali. Il rapporto tra decessi e casi positivi in Lombardia ha superato il 17%, in provincia di Bergamo ha addirittura raggiunto il 24% anche se sappiamo che il numero effettivo dei decessi in quella provincia è molto più alto di quanto non dicano questi numeri. Questi valori sono completamente fuori scala se confrontati con quanto rilevato in altri paesi e in altre regioni. È una ulteriore dimostrazione dell’inaffidabilità dei dati."

"Siccome il dato provinciale - continua Astuti - è più puntuale, soffre molto di più i ritardi nella comunicazione dei risultati. Per questo motivo anche per l’analisi provinciale deve valere la prudenza dettata dalle considerazioni presentate in precedenza. È assolutamente necessario pubblicare il numero di tamponi effettuati ogni giorno per ogni provincia. Il trend complessivo sembra ragionevolmente stabile, tranne che per l’area metropolitana di Milano che registra un incremento significativo, come si vede anche dalla crescita (in questa area) della media mobile a cinque giorni. Si ribadisce la difficoltà di analizzare dati di cui non è garantita l’uniformità e l’omogeneità. Osservando i dati riportati nella slide 34 si può notare come alcune province (nello specifico, si tratta di Bergamo e Lodi) siano caratterizzate da una mortalità ufficiale per COVID-19 pari a circa il 20 persone ogni 10’000 abitanti, lo 0,2%. Le notizie che arrivano dalla provincia di Bergamo ci parlano però di una mortalità molto più ampia e diffusa di quanto riportato dai numeri ufficiali, fino a tre volte superiore. Si tratterebbe quindi di una percentuale vicina allo 0,6% della popolazione. Se confrontiamo questi valori con la letalità della COVID-19, stimata in altre zone tra 1% e 2%, si dovrebbe presumere che la percentuale di popolazione effettivamente contagiata sia tra il 30% e il 60%. È evidente che in quelle aree qualcosa non ha funzionato."

"Il vero aspetto positivo dei dati odierni - conclude Astuti - è rappresentato dal fatto che, nonostante il numero di tamponi sia in linea con quello indicato ieri (quasi il doppio di quelli pubblicati lunedì e matedì) la percentuale di casi positivi non sia cambiata e sia rimasta sotto il 33%. Il numero dei tamponi continua però ad essere insufficiente, non solo in termini statistici, ma anche per quello che riguarda il supporto alle azioni di contenimento. I luoghi di contagio adesso sono: l’ambito familiare, le RSA, gli ospedali. È evidente che, per contenere il contagio in questi contesti, si deve attuare una politica di screening tramite tampone."

Qui la dashboard coi dati interattivi.

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