Ecco Francesca, la candidata che spende 100 euro per la campagna elettorale

di Francesca Musuraca,
candidata per il Pdl in Regione Lombardia
Vivo a Milano, mi sono laureata in giurisprudenza all’Università Statale e svolgo la professione di avvocato. Sono fermamente convinta che si debbano ridurre i costi della politica (non solo a parole) cominciando dal basso, dando l’esempio e iniziando proprio dalla campagna elettorale.
Il rigore lo si dimostra con i fatti e fin dall’inizio: la mia campagna elettorale per ora è costata 100 € (più IVA). La mia iniziativa non ha la pretesa di risolvere tutti i problemi di una politica “malata” e lontana dalle persone normali, ma servirà a dimostrare che quando le cose si vogliono fare, si fanno! Ho scelto di non stampare i manifesti, di non spedire lettere, di non offrire cene o banchetti, di non avere un costoso ufficio elettorale… Per presentarsi agli elettori e far conoscere la propria storia e le proprie proposte oggi ci sono altri strumenti che non costano nulla: le e-mail e i social network ma anche i tradizionali incontri a casa di amici, nelle piazze o nei mercati.
Tutti quelli che stati sorpresi a sperperare il denaro pubblico (il nostro denaro, quello tolto dalle nostre tasche per pagare le tasse), durante le passate campagne elettorali dicevano “bisogna ridurre i costi della politica” e poi spendevano cifre enormi… poi, abbiamo scoperto che hanno recuperato tutto con gli interessi ma a spese nostre!
In Regione Lombardia porterò con me il grande rigore, al quale sono stata abituata dalla mia famiglia fin da quando ero bambina, perché i soldi dei cittadini lombardi devono essere spesi per loro e non sprecati in spese inutili da chi è già fin troppo lautamente retribuito!
Inoltre, poiché ritengo che ci voglia più trasparenza quando si amministra il denaro dei cittadini: mi impegno fin da ora e pubblicamente, , una volta eletta, a presentare on-line, mensilmente il mio estratto conto bancario e non utilizzare fondi regionali per spese di rappresentanza e mi batterò perché queste regole di trasparenza vengano applicate a tutti gli eletti in regione.
Questa è la politica che ho in mente: trasparente e senza sprechi, capace di ascoltare e capire i problemi di tutti i cittadini (chi è senza lavoro, chi ha bisogno di essere curato e assistito, chi ha diritto di sentirsi protetto e sicuro, chi vuole dare una casa alla propria famiglia…).
Per quanto riguarda il tema che ritengo debba essere affrontato prioritariamente dalla Regione Lombardia dopo le elezioni, è quello del lavoro.
Perché quando c’è il lavoro (regolare) c’è la possibilità di avere una casa, di far studiare i figli, di costruire con serenità il proprio futuro.
Occorre ridurre le tasse (Irap) e la burocrazia che gravano sulle piccole imprese e sugli artigiani. Bisogna dare degli incentivi a chi avvia un’azienda e a chi assume. Bisogna contrastare duramente ogni forma di lavoro nero.