Eataly, ora Farinetti lancia “pisello verde”
Ogni dieci anni Farinetti deve cambiare attività. Il patron di Eataly è uno che non sta mai fermo e - durante un'intervista a Giovanni Minoli su Radio24 lancia il suo prossimo progetto: Green Pea. Farinetti: "Sto lavorando alla realizzazione di un grande luogo di rispetto, adatto a persone di rispetto che comprano oggetti di rispetto con un obiettivo preciso: spostare il valore del rispetto dal senso del dovere al senso del piacere".
Il primo edificio per la vendita dei prodotti Green Pea (pisello verde) sorgerà a Torino nel 2017. In concreto sarà una struttura in cui si venderanno nel mondo auto, abbigliamento e design con lo stesso stile di Eataly: "Al piano terra ci saranno i veicoli che hanno rispetto, gli elettrici e quelli con idrocarburi a basso impatto. Al primo piano gli abiti, sui quali il pubblico verrà informato di ogni minimo particolare, dalla tosatura delle pecore al pastore, dai pascoli alla fabbrica. Il tutto scritto sull’etichetta, in modo che chi compra potrà raccontare tutta la storia. Al secondo piano i mobili e al terzo una spa con cyclette e tecnogym".
Il patron di Eataly, Oscar Farinetti, ha parlato anche di politica e del suo rapporto con il capo del governo: E' vero che si scambia tutte le mattina sms con Renzi? "Tutte le mattine no, ma spesso..." ha risposto Farinetti spiegando il suo rapporto privilegiato con l'ex sindaco di Firenze. E' vero che non ha voluto fare il ministro? "Renzi non me lo ha neanche chiesto, sapeva già che non avrei accettato". Difetti di Renzi? "E' troppo veloce". La burocrazia? "C'è ovunque, anche negli Usa, certo da noi è più lenta, mentre li si fa presto a risolvere i problemi...".
“Ce la faremo ad aprire l’Expo per il 1 maggio”. A 20 giorni dall’inaugurazione con i timori di ritardi nei lavori è ottimista Oscar Farinetti, che nel cantiere Expo ci bazzica visto che la ristorazione del Padiglione Italia è affidata al suo Eataly. “In questo momento ci sono padiglioni finiti, altri quasi finiti, altri un po’ indietro, ma credo che questo sia successo anche per l’Expo di Shanghai, dove immagino abbiano attaccato l’ultimo chiodo il giorno stesso dell’inaugurazione” ha detto questa mattina a Radio 24 ai microfoni di “24Mattino”.
Proprio l’assegnazione senza appalto all’azienda di Farinetti ha suscitato le ultime polemiche sull’esposizione milanese. “Una polemica inutile che non doveva neanche nascere – dice Farinetti ai microfoni di 24Mattino su Radio 24- Cantone si è espresso dicendo che tutto è legittimo perché Expo ha deciso che Eataly è un’unicità e per questo si è deciso di fare un affidamento diretto senza appalto”. Farinetti difende Expo: “io non Vorrei che a Expo si esponessero gli scandali italiani, altrimenti facciamo dei padiglioni dove esponiamo i corrotti. Io non sono un corrotto e non lo sarò mai, non è mai successo che qualcuno mi chiedesse mezza lira o che io abbia dato mezza lira”, dice ancora a “24Mattino su Radio 24.
“Eataly guadagnerà con Expo? E’molto difficile perché ci sono dei grandi investimenti dietro – conclude -credo che non ci perderemo, anche se il punto di pareggio è a 20 milioni di fatturato che non è facile da raggiungere in 6 mesi, soprattutto per i costi di ammortamento. Per questo noi riutilizzeremo tutti gli elementi di Expo nei futuri Eataly che apriremo”.