Spunta il nome dell'amministratore delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala (che comunque non risulta indagato), negli atti dell'indagine che ha travolto Infrastrutture Lombarde. Sala, il responsabile unico del procedimento Carlo Chiesa e il general manager Angelo Paris non avrebbero tenuto un comportamento "irreprensibile e lineare", perché, "pur con gradi di responsabilità diversi, attraverso le loro condotte fattive ed omissive hanno comunque contribuito a concretizzare la strategia volta a danneggiare indebitamente Mantovani per tutelare e garantire, si ritiene, più che la società Expo 2015 Spa il loro personale ruolo all'interno della stessa". Lo mette nero su bianco la Guardia di Finanza di Milano nell'informativa depositata tra gli atti dell'indagine che ha portato in carcere l'ex Ad di Infrastrutture Lombarde, Antonio Rognoni, il capo dell'ufficio gare Pier Paolo Perez e agli arresti domiciliari altri sei professionisti.
La vicenda a cui si riferiscono le Fiamme Gialle è la gara della piastra di Expo (cioè la piattaforma su cui saranno costruiti i padiglioni) poi vinta dalla società Mantovani con un ribasso del 43%. Nel suo rapporto la Gdf parla di "contesto nel quale si è sviluppato il rapporto di collaborazione tra Expo 2015 Spa ed il supporto di Ilspa", relativamente all'aggiudicazione di questo appalto. Secondo le Fiamme Gialle la società della Regione avrebbe decisamente condizionato l'andamento complessivo della gara e la sua aggiudicazione finale".