Il renzino di destra fatto fuori dal Faraone o dall'astensionismo? Inside
di Fabio Massa
La sconfitta di Alessandro Cattaneo a Pavia brucia. Tantissimo. Certo, il "ragazzino prodigio", il formattatore, il Renzino di centrodestra, non si ferma qui. Anche perché adesso, da dirigente senza incarico, avrà un sacco di tempo libero per affinare le proprie strategie all'interno di Forza Italia. Sul territorio pavese però, si scatenano le malignità. Come ha fatto Cattaneo a perdere al secondo turno dopo che era largamente avanti dopo il primo? E c'è già chi ipotizza tradimenti e coltellate alle spalle. Si vocifera di Giancarlo Abelli, il "Faraone" di Pavia. Cattiverie, quelle raccolte da Affaritaliani.it. Ma che oggi girano velocissime per motivare un insuccesso che, invece, potrebbe avere solo cause "tecniche".
"Abelli? Non ci credo a una sua coltellata - racconta ad Affari Angelo Ciocca, uomo forte della Lega Nord a Pavia - La verità è che abbiamo sbagliato la campagna al secondo turno". Un errore gravissimo perché "il centrodestra non sapeva che doveva tornare a votare". Del resto un precedente c'è, ed è del 2011, con la provincia persa malgrado la larga maggioranza al primo turno.
Di certo la sconfitta per Cattaneo è problematica per il suo percorso all'interno di Forza Italia. Era entrato nelle grazie di Berlusconi, infatti, nell'ultimo periodo, proprio per la sua fama di vincente. Ma adesso c'è chi tornerà a remargli contro proprio per le sue posizioni "formattatrici" di qualche mese fa.
@FabioAMassa