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Milano
L'ennesima edicola in chiusura. Il proprietario: "Il nostro mondo è finito"

L'ennesima edicola in chiusura. Il proprietario: "Il nostro mondo è finito"

La crisi delle edicole continua a mietere vittime. Tra le ultime, il chiosco  di Alfonso D’Addante, 65 anni, origini pugliesi ma varesino dal 1974, il titolare dell’edicola di via Manin. Un locale ristrutturato nel 2017 grazie a un oneroso investimento di D'Addante che, ora, assieme alla moglie, vende le ultime cose rimaste prima della chiusura dell'esercizio.

Il proprietario: "Ogni giorno aprivamo alle 5,45 fino alle 19, tranne sabato e domenica in cui facevamo soltanto il mattino"

Racconta il proprietario a Varesenoi: "Ogni giorno aprivamo alle 5,45 fino alle 19, tranne sabato e domenica in cui facevamo soltanto il mattino. La clientela è cambiata con il tempo, all’inizio anche qualche ragazzo delle scuole vicine, la Vidoletti, i licei artistico e scientifico, acquistava il giornale, poi hanno smesso e venivano soltanto per le ricariche del cellulare e le cartine per le sigarette".

D'Addante: "Qualcuno passa ancora, nonostante la chiusura, pregandoci di spedire un fax o avere le fotocopie dei documenti"

Le notizie ormai non si leggono più sulla carta, corrono e scorrono sugli smarthpone. Così ad acquistare i quotidiani cartacei - spiega D'Addante - "sono soltanto gli anziani". Per sopperire alla mancata vendita dei giornali, come in molti altri casi in Italia, l'edicola si è aperta a altri servizi: "Me li chiedevano e allora mi sono procurato cartoline, tazze, accendini e campanelle con l’immagine di Santa Maria del Monte, un po’ li ho venduti, soprattutto in estate con la festa degli Alpini. Noi abbiamo sempre garantito altri servizi, come il fax, le fotocopie e la piccola cancelleria. Qualcuno passa ancora, nonostante la chiusura, pregandoci di spedire un fax o avere le fotocopie dei documenti. Purtroppo, con i bar vicini, vendere i giornali è diventato ancora più difficile, perché la gente va a prendere il caffè e se li legge là. Abbiamo tirato avanti anche perché vendevamo i biglietti del pullman e le ricariche dei cellulari, ora non ci sarà più nessuno in zona per questi servizi", racconta Alfonso sempre dalle pagine di Varesenoi.

Il consiglio: "Non aprite mai un’edicola, non sono più i tempi. È una vita in bilico"

Da qui l'enorme delusione del proprietario: "Un consiglio? Non aprite mai un’edicola, non sono più i tempi. È una vita in bilico, per esempio dovevamo acquistare noi i biglietti del pullman e pagarli, non era possibile tenerli in conto vendita e sulle ricariche non c’è quasi margine di guadagno. Finché si vendevano i giornali si tirava avanti, ma con la crisi il nostro mondo è finito".

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