La giustizia fuori dal Palazzo
di Guido Camera,
avvocato Foro di Milano
E’ stato ignorata nel corso di tutta la campagna elettorale. E, dopo la proclamazione dei risultati, è tornata alla ribalta (soltanto) per i soliti motivi. Dei quali ci siamo stufati, perché non riguardano i problemi concreti degli italiani. Sto parlando della Giustizia, mai così trascurata come nel momento attuale. Non ho infatti sentito alcun leader, nonostante la bulimia di parole spese in campagna elettorale, spiegare agli elettori quali siano, a suo modo di vedere, i problemi del nostro sistema giudiziario e proporre la visione della sua colazione su come intervenire per rendere il nostro paese all’altezza delle difficili sfide economiche e sociali che ci attendono. Si potranno avere probabilmente punti di vista differenti sulle ricette per il cambiamento del sistema giudiziario, ma mi sembra che se ne sia parlato ben poco (o forse nulla). Capisco che il tema offra pochi spazi alla propaganda, soprattutto se affrontato seriamente, e che le proposte delle quali veramente necessitiamo possano, almeno nel breve periodo, andare a toccare alcuni interessi consolidati. Meglio sicuramente parlare, per creare o consolidare il consenso, dei processi a Berlusconi e delle leggi ad personam, oppure di persecuzioni giudiziarie e di magistrati stalinisti, piuttosto che del malfunzionamento della giustizia civile, e della conseguente assenza di fatto di una tutela effettiva del credito, o della frequente iniquità del sistema tributario, che preferisce perseguire chi è solvibile, anche se non evade le tasse, piuttosto che chi evasore di professione è, visto che beni alla luce del sole ben si guarda di averne. Per non parlare poi del dramma del sistema carcerario, che ci vede ormai sistematicamente sanzionati dall’Europa per le condizioni dei carcerati e degli istituti di pena. La situazione, per certi versi, appare ormai irreversibile e non si vede il sole all’orizzonte. Io credo che soprattutto la giustizia civile necessiti di un intervento urgente. Nella mia esperienza, infatti, è un numero sempre più crescente quello delle cause penali che vengono intentate da creditori esasperati dalla lentezza e dai costi del sistema giudiziario civile. Ne risentono il sistema penale, che sottrae forze e risorse che dovrebbero essere profuse per l’accertamento di reati gravi, la credibilità del sistema giudiziario e della magistratura, che dimostra di non essere in grado di offrire un servizio fondamentale all’individuo e alla collettività, e l’economia, che per svilupparsi deve poter contare su di una risposta celere, certa e non dispendiosa da parte dello Stato. Vogliamo capirlo, una buona volta?