La Mosca capolista? Il Pd mette a segno un bel colpo per Milano. Commento
di Fabio Massa
Un bel colpo. Senza se e senza ma. Quella del Pd lombardo e metropolitano milanese, nella partita delle Europee, è stata un'ottima operatività. Gioco di squadra per arrivare all'obiettivo, anche se molto hanno influito le logiche delle altre circoscrizioni. Alessia Mosca è persona giovane e valida. Spalleggiata da esperti come Antonio Panzeri e Patrizia Toia. Milano, per una volta, non è stata sottovalutata, dopo le tante polemiche legate alla mancanza di una rappresentatività nel governo Renzi. Pare che ci sia una svolta, e qualche merito ai neosegretari Alessandro Alfieri e Pietro Bussolati bisogna pur riconoscerlo. Certo, qualche maligno si fa due conti e vede che - a fronte di un corpus elettorale che vale i due terzi del collegio - su sei posti la Lombardia non ha i due terzi degli eletti (quindi, quattro), ma solo tre. Eppure sono tre blindatissimi, perché una è la capolista e gli altri due hanno un fortissimo seguito sui territori. Alla fine il Pd milanese ha messo a segno un bel colpo. Che si va a sommare alla visita del premier in città. Un appuntamento atteso, programmato, ottenuto. Che il sindaco - forse un po' incautamente - ha festeggiato inneggiando alla gioia di avere Renzi in città ma anche proclamando che "Milano ce la farà da sola". Fino al prossimo taglio di bilancio. Allora, forse, ci sarà bisogno di Roma. Come tante volte in questi anni. Nei quali, pur di non chiedere aiuto (o, avendolo chiesto, senza averlo ottenuto) il Comune ha fatto interventi impopolari in tema di tariffe e tasse.
@FabioAMassa